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Uno dei più pericolosi fenomeni dei giorni nostri è quello rappresentato dalla divinizzazione del cosiddetto “Sapere

Scientifico”. Il processo in atto è simile all’altro, oramai già bello che compiuto, dell’assunzione in Cielo delle

piazze finanziarie e dei mega investitori che vi fanno il bello e il cattivo tempo. Lo scientismo – cioè l’idea che esista

un metodo (quello “scientifico”, appunto) applicabile a qualsiasi tipo di “discorso”, a ogni ambito della vita, a

qualsiasi dimensione del sapere – si è incistato ovunque e decide chi può parlare e chi deve tacere nell’epoca in

teoria più interconnessa e sovraccarica di informazioni della storia. Secondo i feticisti dello scientismo, in

qualunque settore, l’ultima, anzi l’unica, parola deve spettare agli scienziati. Che si chiacchieri di vaccini piuttosto

che di politiche sociali anziché di finanza pubblica, c’è sempre l’idiota ammaestrato pronto a tapparti la bocca se

non sei abbastanza “Scienziato”, cioè (tradotto dall’idioma demente di questi autentici clown dell’intelletto) uno

specialista della materia trattata abbastanza “addomesticato” da sbobinare la versione più comoda per i media

generalisti e per chi li tiene al guinzaglio. Così, è tutto un proliferare di gente che pontifica sulle “Evidenze

Scientifiche”, sui “Risultati Scientifici”, sulle acquisizioni della “Comunità Scientifica” internazionale. La faccenda

ha due risvolti: uno strepitosamente comico, l’altro dannatamente insidioso. Partiamo dal primo: quasi sempre, i

politici e gli intelligentoni che straparlano di “Scienza” promuovendo il mito della “Scientificità” non sanno

minimamente in cosa il metodo scientifico consista. A malapena ricordano Galileo Galilei e di sicuro erano assenti

quando – alla scuola superiore, nell’ora di filosofia (mentre loro sgranocchiavano i Giambonetti in corridoio) – la

prof gli spiegava l’epistemologia, la problematicità del sapere scientifico e magari gli raccontava di Popper, di

Kuhn, di Lakatos e di Feyerabend. Da  qui nasce il personaggio del “decerebrato irrimediabile”, sovente cooptato

nei ruoli apicali delle redazioni che contano, e da qui scaturiscono anche i tormentoni da osteria della bassa tipo:

sei favorevole o contrario ai vaccini? Ma fosse solo questo, potremmo anche accettarlo (dopotutto siamo il Paese di

un Ministro dell’Istruzione col diploma di servizio sociale e di un Ministro della Salute senza laurea). Il vero

problema è che questa gente qua ha anche intenzione di passare alle maniere forti alleandosi coi colossi del web

come preannunciato dalla Lorenzin: “E ora con Google ripuliremo la rete dalle fake news”. Una volta c’erano i

roghi dei dissidenti, ma chi li promuoveva, se non altro, era di intelligenza superiore alla media. I Nuovi

Inquisitori se hanno la licenza media è già un miracolo.

Francesco Carraro

www.francescocarraro.com

 

 


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