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Varata la Portaelicotteri “Trieste”, vanto della cantieristica italiana

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Ecco la nuova portaelicotteri-mezzo da assalto anfibio (LHD) costruita dalla Fincantieri a Castellammare di Stabia e che andrà a sostituire l’ormai vetusta Garibaldi. La Trieste stazza 33 mila tonnellate, ed avrà la capacità di operare sia con elicotteri, in supporto ad attività di sbarco, sia con una squadra di aerei a decollo verticale, i prossimi F35B, fino ad 6 aerei.

La nave appartiene alla stessa classe della Queen Elizabeth inglese, che, per sua sfortuna è stata varata prima che fosse approntata la squadra aerea, per cui resta il caso più unico che raro di portaerei… senza aerei, tanto che verrà “Affittato” un gruppo aereo dei Marines USA, dotato ancora di Harrier II, per poterle dare le capacità che le spettano. La Trieste è ancora in una fase di allestimento incompleta, con la necessità di installare tutti i sistemi d’arma e la sofisticata sensoristica, per cui si spera che, una volta completata , possa avere i nuovi aerei.

L’armamento secondario in una nave destinata a far parte di una squadra navale complessa di supporto e sulla difesa costituita dalla propria squadra aerea, è costituito da

 

  • 3 cannoni multiruolo Otobreda 76/62 (due a prua e uno a poppa) del tipo Super Rapido MF Davide, con munizionamento guidato e predisposizione per il nuovo munizionamento Vulcano;
  • 3 torrette mitragliere a controllo remoto OTO Melara 25/80 equipaggiate con un cannone Oerlikon KBA da 25 mm (25x137mm);
  • 2 lanciarazzi OTO Melara ODLS-20 per il lancio di ingannatori (esche elettroniche) subacquei ed aerei.

Eccovi il video del varo. Un esempio di ingegneria italiana di successo:


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