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Vaccini: il Regno Unito post Brexit vaccinerà tutti gli ultra-cinquantenni entro marzo. L’Italia “Europeista” … ad ottobre? Caos AstraZeneca

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La questione vaccinale è molto viva e rischia di portare ad una crisi intima l’Unione europea. Il Regno Unito vaccinerà tutti i propri cittadini sopra i 50 anni entro marzo. Un bel record per un paese europeo (non dell’Unione…) che è possibile grazie a tre fatti che coinvolgono anche l’Unione:

  • EMA non ha ancora approvato il vaccino Astra-Zeneeca, mentre il Regno Unito lo ha già approvato da settimane. Quindi Londra ha  una quantità di dosi disponibili quasi illimitata;
  • Il Regno Unito ha concluso l’accordo con Astra Zeneca  3 mesi prima rispetto alla Commissione;
  • Il Regno Unito  paga un prezzo più alto per il vaccino, e, non sarà etico, ma chi paga sceglie la musica, ed i tempi di consegna dei vaccini.

Quindi mentre Boris Johnson si procurava, ad ogni costi , i vaccini, i paesi europei  sono stati presi dal solito problema del “Braccino corto”, hanno fatto cartello ed hanno ottenuto… un bel mucchio di contenziosi:

  • con Pfizer per i ritardi di consegna, che , comunque, potranno essere recuperati. Intanto ci sono dei ritardi;
  • con Astra Zeneca, vaccino per altro non ancora approvato, che ha messo in coda le dosi per i paesi dell’Unione e che sta vendendo la produzione britannica in altri paesi. Ci sarebbe da chiedersi perchè dovrebbe vendere o accumulare dosi di un vaccino che EMA non ha ancora approvato.

Anche EMA si sta comportando in modo strano, e questo dovrebbe farci pensare un po’ su come si comportino gli enti certificatori: infatti mentre nel Regno Unito effettuerà le vaccinazioni agli over 50 soprattutto con il vaccino anglo-svedese, pare che EMA voglia approvarne l’uso, ma solo sotto i 55 anni.  Che differenza c’è fra le persone mature del Regno Unito e quelle dell’Unione? Misteri della Scienza, quella a cui si affidano i governanti…

Ora la Commissione parla di cause legali nei confronti di Astra Zeneca. Una risposta rimandata al mittente dal CEO della società e che è poco utile per le persone: non si possono inoculare né le scartoffie degli avvocati né gli eventuali rimborsi pecuniari. Bisognerebbe non minacciare, ma trattare, ora, e farne lezione per il futuro, come stanno facendo i tedeschi che vogliono imporre controlli e vincoli alle esportazioni di vaccini strategici. L’epoca del libero mercato assoluto, credo unico fondamentale della UE, si avvia al tramonto.

Ora, mentre la Germania si affida ad un contratto privato con Biontech e la Francia mobiliterà Sanofi per produrre il vaccino Pfizer, noi stiamo ad aspettare e , in modo giulivo, le autorità affermano che avremo l’immunità di massa per settembre ottobre. Quindi, secondo il governo, ci giocheremo un’altra estate turistica e, secondo molti esperti, è una previsione fin ottimistica.

Abbiamo quindi un fallimento multi-livello: Commissione europea e, in Italia, governo. Ci permettiamo di dare un consiglio al futuro Conte III, o Renzi II: assumete qualche ingegnere specializzato, ce ne sono e , se volete, vi facciamo dei nomi, e valutate quali aziende italiane potrebbero in emergenza, produrre i vaccini acquistati su licenza. questo è il solo, unico , modo per vaccinare presto gli italiani.


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