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Economia

USAid, il sito degli aiuti esteri del Governo USA va offline. Profonde riforme in arrivo

USaid, l’agenzia USa per gli aiuti all’estero, va offline, e questo significa che si prepara una profonda rivoluzione in tutta la sua gestione. 40 miliardi di dollari che ora verranno usati in modo molto diverso, superando i dubbi di corruzione politica

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Il sito web dell’Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale (USAID) è andato offline sabato sera in seguito alle notizie secondo cui l’amministrazione Trump si starebbe preparando a ridurre l’indipendenza dell’USAID ponendola sotto la diretta supervisione del Dipartimento di Stato.

Un messaggio di errore sul sito web dell’USAID recitava: Questo sito non può essere raggiunto Controllare se c’è un errore di battitura in www.usaid.gov. DNS_PROBE_FINISHED_NXDOMAIN”Il dominio non ha più un sito internet


Anche l’account X di USAID è stato messo offline.


Due fonti che hanno familiarità con la transizione hanno riferito a Reuters che si prevede un’importante revisione delle modalità di assegnazione degli aiuti esteri statunitensi da parte di Washington, con l’USAID che perderà la sua indipendenza e passerà molto probabilmente sotto il controllo del Dipartimento di Stato. Marco Rubio ha un’arma in più, molto forte, durante il suo viaggio in Centro e Sud America.

Alla fine di sabato, sul sito web del Dipartimento di Stato è apparsa una nuova pagina “leggera”, riassuntiva, per l’USAID.
“Trump ha epurato e intimidito i dipendenti dell’USAID. Ora si dice che scioglierà l’USAID come agenzia indipendente”, ha scritto venerdì su X il leader della minoranza del Senato Chuck Schumer.

Il cambiamento è epocale: sparisce un’Agenzia del governo USA, un po’ come se da noi sparisse un Ministero con Portafoglio, solo che noi non contiamo nulla, mentre USAid gestisce, o gestiva, decine di miliardi di aiuti USA.

Ovviamente i Dem sono in allarme rosso: questi soldi vanno soprattutto a ONG vicine alle loro posizioni per attività tipo la diffusione delle teorie gender o l’aiuto a governi socialistoidi. Tutto questo creerà problemi nelle assemblee legislaive:

 

Trump ha detto chiaramente ai democratici e alle loro controparti dello Stato profondo che l’inondazione di dollari dei contribuenti verso le ONG di sinistra  sarebbe finita con il suo programma “America First”. Nel frattempo tutti i dipendenti di USAid sono in aspettativa, e non è detto che vengano tutti riassegnati. Molti andranno a casa.

Il mese scorso, l’amministrazione Trump ha congelato quasi tutti i programmi di aiuto all’estero nel tentativo di rivedere la distribuzione degli aiuti.

Un post dell’account del Dipartimento per l’efficienza del governo (DOGE) di Elon Musk su X ha chiarito che l’USAID si è data alle spese folli  nei Paesi del terzo mondo, con milioni gettati via nei programmi di educazione DEI in Myanmar, in fondi guidati da “Consulenti” in Africa o addiruttura in fondi senza nessun rendiconto. In realtà tutti soldi finiti alla macchina delle ONG di sinistra, che ora viene asciugata. Parliamo di 40 miliardi di dollari, non di briciole

 

Musk ha risposto “Vero” al post di Robby Starbuck sul riciclaggio dei fondi dei contribuenti da parte dell’USAID “per i democratici di Washington”. E ha anche spiegato come funziona: gli attivisti Dem creano strambe e misteriose ONG che poi vengono finanziate da USAid. Poi queste ONG fanno il minimo sindacale e donano il rimanente al Partito Democratico. Un cerchio perfetto, molto “Italiano”…

 


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