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USA: SCONTRI DI PIAZZA IN DIVERSE CITTA’ DOPO LA MORTE SOSPETTA DI GEORGE FLOYD

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George Floyd, 64 anni di Minneapolis, sarebbe un perfetto sconosciuto se non fosse perchè è morto durante il suo arresto per il sospetto di aver pagato un libraio con una banconota falsa. La polizia, dopo averlo ammanettato, lo ha steso a terra ed un poliziotto ha posto il suo ginocchio sul suo collo sino a soffocarlo, il tutto ripreso, a sua insaputa, da un cellulare.

Le immagini della sua morte, ennesimo esempio della brutalità della polizia americana, insieme alla notizia del mancato arresto del poliziotto sottoaccusa,  stanno provocando violenti scontri fra manifestanti e la polizia in molte città USA, già rese instabili dal Covid-19 , che ha reso il clima rovente.

Ecco alcuni esempi:

LOS ANGELES i manifestanti di Black Live Matters attaccano un’auto della polizia

L’autostrada 101 che attraversa la cità è stata bloccata dai manifestanti

https://twitter.com/Breaking911/status/1265819937580482561

Il centro degli scontri è stato però MINNEAPOLIS, con manifestazioni sia pacifiche, ma anche incendi e saccheggi dei negozi.

Ecco gli scontri notturni, con incendi per la città

Ed un centro commerciale, sempre a Minneapolis, che viene saccheggiato e svuotato completamente…

Questi video mostrano quale polveriera sociale e razziale siano ora gli USA. Ai normali problemi di carattere sociale e razziale si è aggiunta la nuova povertà legata alla disoccupazione per la crisi del COVID-19. Le tensioni si accumulano e sono pronte ad esplodere alla minima scossa.


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