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Economia

Uranio Arricchito: l’Iran terrà colloqui con tre Paesi europei

L’Iran terrà colloqui con Regno Unito, Francia e Regno Unito sul tema dell’Uranio arricchito al 60%, un livello vicino a quello per uso militare

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L’Iran terrà colloqui sul nucleare con Francia, Gran Bretagna e Germania il 13 gennaio in Svizzera, hanno riferito mercoledì i media locali, citando un funzionario del Ministero degli Esteri.

“Il nuovo ciclo di colloqui tra l’Iran e tre Paesi europei si terrà a Ginevra il 13 gennaio”, ha dichiarato Kazem Gharibabadi, viceministro degli Esteri per gli Affari legali e internazionali, secondo l’agenzia di stampa ISNA. Ha aggiunto che si tratta solo di “consultazioni, non di negoziati”.

Il 17 dicembre i tre Paesi europei avevano accusato l’Iran di aver aumentato le scorte di uranio ad alto arricchimento a “livelli senza precedenti” senza “alcuna giustificazione civile credibile”. Hanno anche sollevato la possibilità di ripristinare le sanzioni contro l’Iran per impedirgli di sviluppare il suo programma nucleare.

centrifuga di uranio

L’alto diplomatico iraniano Abbas Araghchi ha dichiarato che il suo Paese è “pronto a negoziati equi e onorevoli” con l’Occidente.
“In cambio (della revoca delle sanzioni), creiamo maggiore fiducia nella natura pacifica del programma nucleare iraniano”, ha dichiarato mercoledì l’agenzia di stampa Tasnim. “Se la controparte non gradisce questo percorso, è naturale che noi seguiamo la nostra strada, come abbiamo fatto negli ultimi anni”, ha aggiunto il ministro degli Esteri.

Negli ultimi anni l’Iran ha aumentato la produzione di uranio arricchito, tanto da essere l’unico Stato non dotato di armi nucleari a possedere uranio arricchito al 60%, secondo l’osservatorio nucleare dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA). Questo livello è ben vicino al 90% richiesto per una bomba atomica.

Il 29 novembre, l’Iran ha tenuto un incontro discreto con le tre potenze europee a Ginevra, che Gharibabadi ha descritto come “candido”.
L’Iran insiste sul suo diritto all’energia nucleare per scopi pacifici e ha sempre negato qualsiasi ambizione di sviluppare una capacità di armamento nucleare.

Il leader supremo, l’ayatollah Ali Khamenei, che ha l’ultima parola su tutte le questioni di Stato, ha da tempo emesso un decreto religioso, o fatwa, che vieta le armi atomiche, ma evidentemente non sono le sue, di armi atomiche.   Lunedì scorso, il capo della sicurezza iraniana Ali Akbar Ahmadian ha affermato che l’Iran “non ha cambiato” la sua dottrina nucleare contro il perseguimento di armi atomiche.

I colloqui del 13 gennaio si svolgeranno una settimana prima del ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca, che, ci si attende, possa irrigidire ulteriormente le sanzioni economiche contro l’Iran.


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