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Uno italiano su tre non pagherà la bolletta del gas entro Natale. Se l’indagine Coop è realistica, sarà un disastro epocale

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Le Coop hanno pubblicato il rapporto 2022 sui consumi e sullo stile di vita degli italiani. Come ogni ricerca del genere è molto legato al campione sondato e spesso anche alle inclinazioni del committente: infatti come sono poste le domande influenza le risposte, per cui se ti chiedo “Sei per la natura” , in modo generico, senza identificare un contrappeso, avrete ovviamente una marea di si.

Fatta questa premessa il rapporto ha degli aspetti inquietanti per il nostro futuro. Vi propongo qualche estratto:

 E se è vero che più di altri Paesi, il legame (commerciale e ideologico) con la Russia è un dato di fatto (gli italiani sono i più filo putiniani d’Europa), è altrettanto vero che al netto delle ideologie il dilemma della bolletta è ben lontano dall’essere risolto e anzi pesa come un macigno sulle famiglie già a corto d’ossigeno. Il 57% dichiara già oggi la difficoltà di pagare l’affitto,  il 26% pensa di sospendere o rinviare il pagamento e se restringiamo il campo a luce e gas un italiano su 3 entro Natale potrebbe non coprire più le spese per le utenze.

Le cifre dovrebbero fare paura: se un italiano su tre pensa di non pagare le utente entro fine anno significa che tutto il sistema energetico italiano salterà come un tappo di bottiglia: come abbiamo scritto in un precedente articolo l’attuale, poco sensata, normativa scarica le bollette non pagate dagli utenti morosi su quelli che pagano correttamente. Se uno su tre non paga e questo onere si scaricherà sugli altri, allora tutto il sistema salterà.

Proseguiamo con un altro estratto.

L’Italia colpita dalla tempesta perfetta si scopre infatti un Paese più vulnerabile con la classe media sempre più in difficoltà, una parte che rimane indietro (24 milioni che nel 2022 hanno sperimentato almeno un disagio) e una netta crescita dell’area della povertà vera e propria (+ 6 milioni nell’ultimo anno).

Perfino la Coop si rende conto di un fatto ormai incontrovertibile: la classe media non esiste più in Italia. Ormai il paese è diviso in una maggioranza di poveri e una minoranza esigua di ricchi. La classe a cui si rivolgono, politicamente, tutti i centristi, quella che sarebbe composta dai “Conservatori”, come negli altri paesi, non c’è, è defunta. Questo spiega anche l’alta mobilità del voto: se nessuna soluzione moderata funziona, allora se ne cerca un’altra.

Mi auguro che la ricerca della Coop ci fornisca solo una visione parziale e distorta della realtà perché, se fosse realistica, i prossimi governanti dovranno affrontare dei bei problemi, probabilmente non risolvibili con mezzi convenzionali.

 


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