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Università del Colorado sta sviluppando un “Raggio traente” spaziale da fantascienza

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Un team di ingegneri dell’Università del Colorado Boulder sta sviluppando una macchina ispirata ai raggi traenti visti nei film di fantascienza.

I raggi traenti sono un punto fermo della fantascienza, essendo apparse in Star Trek, Guerre Stellari e altri importanti franchise. Secondo il team di ingegneri statunitensi, tuttavia, potrebbero presto diventare realtà e potrebbero essere utilizzate per allontanare i detriti spaziali dall’orbita terrestre.

Gli ingegneri sviluppano un nuovo sistema di “legame virtuale” spaziale

Gli ingegneri stanno lavorando a un primo progetto che, secondo loro, consentirebbe di spostare un oggetto di diverse tonnellate in un’orbita diversa. Questo sistema potrebbe essere utilizzato per vari scopi, tra cui lo spostamento di satelliti in disuso verso orbite più alte o il loro completo deorbiting.

Lo stumento ha però uno svantaggio, ed anche grosso: la tecnologia del raggio traente può muovere gli oggetti a una velocità relativamente lenta di 300 km in un lasso di tempo di due o tre mesi.

Nella dichiarazione alla stampa, Hanspeter Schaub, presidente del dipartimento di ingegneria aerospaziale dell’Università del Colorado Boulder, ha ammesso che “è simile al raggio traente che si vede in ‘Star Trek’, anche se non altrettanto potente”.

Per sviluppare il loro concetto, soprannominato “trattore elettrostatico”, i ricercatori stanno utilizzando una grande camera a vuoto per simulare le condizioni dello spazio e dimostrare che la tecnologia può funzionare.

Il dispositivo potrebbe, in teoria, sparare un fascio di elettroni contro i detriti spaziali da una distanza di circa 50-90 metri. Ciò indurrebbe una carica negativa nei detriti e ne produrrebbe una positiva nella nave che contiene il dispositivo.

Questo attirerebbe gradualmente e reciprocamente i due oggetti, facendo muovere i rottami spaziali. Anche se su scala enormemente maggiore è quello che avviene con l’elettricità statica di un palloncino che attrae i peli sulla pelle.

“Con questa forza attrattiva, si può essenzialmente tirare via i detriti senza mai toccarli”, ha detto Julian Hammerl, ingegnere aerospaziale della CU Boulder coinvolto nella ricerca. “Agisce come quello che chiamiamo un legame virtuale”.

Il concetto di raggio traente potrebbe ripulire l’orbita terrestre

Schaub ha sottolineato il problema dei detriti spaziali affermando che l’orbita geosincrona alta (GEO) intorno alla Terra “è come la Bel Air dello spazio”, e sta esaurendo le “proprietà immobiliari”, cioè gli spazi orbitali liberi. GEO si riferisce a un’orbita che consente ai satelliti di ruotare alla stessa velocità della Terra e di rimanere fissi al di sopra di un punto della crosta terrestre.

Un problema è che i detriti spaziali viaggiano intorno alla Terra a velocità incredibilmente elevate, il che significa che è difficile e pericoloso raccoglierli usando veicoli spaziali progettati per entrare in contatto con i detriti.

“Toccare gli oggetti nello spazio è molto pericoloso”, ha dichiarato Kaylee Champion, uno dei ricercatori coinvolti nel progetto della CU Boulder. “Gli oggetti si muovono molto velocemente e spesso in modo imprevedibile”.

Questo rende il concetto di trattore elettrostatico molto attraente per il crescente problema dei detriti spaziali. Prima, però, gli scienziati dovranno probabilmente trovare un modo per farlo funzionare più velocemente, soprattutto perché sarà sempre paragonato al suo equivalente fantascientifico ultra-efficiente.


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