Unicredit esce dall’elenco delle banche di importanza sistemica globale

Il settore creditizio sta vivendo in questo momento dei forti rivolgimenti, legati ad un’economia in rapida evoluzione che vede un cambiamento nelle posizioni dei singoli paesi e delle singole istituzioni a livello globale. Banche che un tempo erano regine del emrcato diventano più periferiche e ininfluenti nel sistema mondiale e, purtroppo, molti di questi cambiamenti interessano l’Europa.

La storica banca italiana  UniCredit, ora diventata molto presente in Germania e Austria,  è stata depennata dall’elenco delle banche di importanza sistemica globale realizzato dal Financial Stability Board (FSB), l’organismo di governance finanziaria del G20, che si sofferma soprattutto sulla capacità degli istituti di assorbire le perdite, ponendo l’accento sulla necessità di detenere un cuscinetto di capitale aggiuntivo e e di sottoporsi a un controllo più severo delle loro operazioni. La notizia è stata riportata da Forbes Italia.

UniCredit – che peraltro era la sola italiana presente – non è però l’unica a essere stata rimossa dall’elenco. Anche Credit Suisse, complice ovviamente il fallimento e l’acquisizione da parte di Ubs, è stata depennata, anche se per motivi molto più gravi e fondati. Inserita per la prima volta invece la Bank of Communications cinese. Cambiamenti che di fatto hanno fatto scendere da 30 a 29 l’elenco stipulato dal Financial Stability Board.

In realtà negli ultimi anni, dopo un periodo complesso legato anche alle varie vicende finanziarie sia italiane sia austriache, Unicredit stava vivendo un periodo abbastana positivo nelle quotazioni di borsa

In realtà l’attivo del gruppo non era sicuramente segnalato in crescita negli ultimi anni, a mostrare come il credito concesso era, in realtà, in calo.

Con questa uscita si segnala la sempre maggior marginalità delle banche italiane nel sistema finanziario internazionale, cosa di per se non negativa, se accompagnata da un loro rafforzamento patrimoniale, e, soprattutto, da una loro maggiore funzione di stimolo all’economia nazionale. Se mai è proprio  questo punto che viene   a mancare.

Ricordiamo che Unicredit è esposta nei confronti del gruppo Signa per una cifra di diverse centinaia di milioni di Euro.