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UNGHERIA CRESCE, E TANTO: vendetta populista contro l’euro….

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Mentre l’Italia va in recessione e la Germania in stagnazione, un paese europeo cresce, ed anche in modo sensibile. Peccato che non abbia l’Euro e se ne infischi delle politiche comunitarie.

L’Ungheria registra un aumento del PIL nell’ultimo trimestre 2019, come si può facilmente vedere da questa immagine :

La crescita nell’ultimo quadrimestre è stata del 1%, mentre su base annua la crescita si è stabilizzata attorno al 4,5%, in lieve calo dal 5% del trimestre precedente. Possiamo immaginare l’invidia di Germania e Italia, chiusi nella gabbia dell’Euro che non crescere. Vediamo che il PIL prodotto dalla Manifattura sia in crescita, esattamene l’opposto di quanto accade in Italia e Germania….

Altro che calo del settore industriale, in Ungheria la manifattura tira. Alla fine è semplice :basta non avere l’Euro….

Anche l’Inflazione tira, esempio di un’economia che cresce veramente e con una dinamica salariale positiva: cresce la manifattura, cresce la domanda di lavoro, crescono stipendi e salari. E , come vediamo, questo succede sia per chi ha scarse qualità lavorative, i cosiddetti “Low Skilled”

Sia per quelli che hanno invece delle qualità lavorative apprezzate dal mercato del lavoro.

A completare il discorso il ritorno della Seconda Legge di Kaldor, o Verdoorn: la crescita della produttività del settore manifatturiero è strettamente correlata alla crescita della produttività della manifattura. Infatti cresce la produttività alla crescita della produzione

Questo però non diciamo a Cottarelli o alla De Romanis, quelli per cui il “Problema dell’Italia è la produttività”. Non facciamoli studiare: studiare è fatica…..


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