Attualità
Un’altra soluzione tedesca al problema dell’Euro: garanzia al 100% dei depositi con acquisti di titoli di Stato
Non tutta la Germania vorrebbe sbatterci fuori dall’euro, ce n’è anche una fetta che si rende conto che la presenza del’Italia permette una deflazione salariale permanente e quindi è un elemento desiderabile.
La fondazione Ludwig Ehrard è un’importante istituzione tedesca vicina alla CDU, anche se recentemente scossa da alcune fratture interne che, del resto, contraddistinguono anche il fronte moderato tedesco. In un Forum sui temi europei, svolto in collaborazione con il Consiglio Economico della CDU il prof Thomas Mayer ha espresso una sua idea per il salvataggio dell’Eurozona, che, se non altro, si distacca un po’ dalla solita visione ordoliberista.
Si parte dalla solita considerazione delle difficoltà legate alla permanenza dell’Italia nel’euro, ma , nello stesso tempo, si dà per assodato che l’uscita del nostro paese dall’Eurozona non è desiderata nè dalla maggioranza degli italiani nè, soprattutto, dei partner europei desidererebbe una situazione del genere, non per generosità, ma perchè potrebbe innescare una spirale mortale che porterebbe alla distruzione dell’Unione. Nello stesso tempo, riprendendo un documento da noi già pubblicato, la situazione è tale per cui un’eventuale fuga dei capitali dall’Italia potrebbe portare ad un azzeramento della base monetaria italiana e ad un’esplosione del saldo Target 2 di dimensioni tali da costringere ad un Euroexit.
Quali sono le soluzioni che vengono prospettate da Mayer a questo pericolo? La prima soluzione considerata è quella dei Minibot la cui ideazione viene però imputata non a Claudio Borghi, ma, chissà perchè, al ministro Paolo Savona. Secondo Mayer però quest’arma sarebbe solo uno strumento di pressione sulla BCE per farle rifinanziare il sistema creditizio italiano.
Quale sarebbe la vera soluzione? Mayer parte dalla considerazione che in realtà non esiste un vero sistema monetario europeo perchè non esiste uno schema unito di garanzie sui depositi bancari. Quella che si è unificata è la circolazione di moneta, non le condizioni a cui questa può essere presa in prestito. Le condizioni però richieste dalla Germania per la costruzione di questo schema di protezione, legate essenzialmente ad un calo del valore dei titoli di Stato sugli attivi bancari, non sono però eseguibili senza un aumento non tollerabile dei costi di finanziamento pubblico. Quale soluzione trova allora Mayer? Una copertura del 100% dei depositi tramite titoli acquista dalla BCE stessa. Riprendendo un piano dei tempi del New Deal la proposta è quella di coprire al 100% i depositi con una garanzia in titoli. In realtà questa strada è già stata aperta con il QE che ha messo negli attivi della BCE 2300 miliardi in titoli. A questo punto si tratterebbe di coprire tutta la base monetaria M1 al netto delle banconote circolanti (M0), pari a 7000 miliardi circa, per cui ci sarebbero da acquistare altri 4700 miliardi circa di debito pubblico. L’operazione, che come abbiamo detto si rifà al Chicago Plan del 1933, permetterebbe di raggiungere due obiettivi:
- la copertura totale dei depositi in Conto Corrente nell’area euro, fornendo uguale garanzia a tutti i cittadini;
- diminuirebbe l’esposizione verso il debito pubblico, con una forte riduzione dello stesso, anche perchè si comprerebbe il doppio di quanto acquistato con il QE.
Naturalmente dopo verrebbe negata la possibilità di acquisto, sotto qualsiasi forma, di debito pubblico da parte della BCE o di altre banche centrali, e sicuramente sarebbero posti altri vincoli di bilancio. Accanto a questa evoluzione Mayer vorrebbe una completa digitalizzazione della moneta , trasformandola in una valuta virtuale scambiabile peer to peer, elemento sicuramente importante nella competizione monetaria mondiale, ma il cui tema esula un po’ dal discorso attuale.
Ora chi ci legge può affiancare questo scritto a quello del CesIFO che abbiamo pubblicato una decina di giorni fa e che dava indicazione, invece per una via di Euro-Exit dell’Italia, ed avrò una visione completa delle soluzioni che si stanno discutendo al’interno della CDU sull’Europa e sul suo futuro.
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