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UNA VALUTAZIONE DEI BALLOTTAGGI DI DOMENICA SCORSA (di Nino Galloni)

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I risultati delle votazioni amministrative – e sottolineo amministrative – concordano, almeno, per un aspetto: lo speranzoso tripolarismo (centrodestra, centrosinistra, M5S) non regge alla prova dei fatti; emerge un nuovo bipolarismo. Da una parte, il centrodestra a guida leghista (che rappresenta un cocktail di istanze liberiste e socialiste); dall’altra, un ruolo nuovo dei 5Stelle – certamente direttamente deciso dagli elettori – ad appoggiare il candidato di sinistra ovvero a venire appoggiati dagli elettori (sempre gli elettori) di quest’ultimo.

Un centrodestra di governo, dove i forzisti dovrebbero accettare la linea Salvini-Meloni (solo Berlusconi la penserà un bel po’ diversamente…e non è un mero dettaglio). Salvini potrebbe, invece, accarezzare il progetto di un qualcosa di più operativo e vicino ai giovani, ai lavoratori, alle imprese, agli intellettuali? Qualcosa di meno berlusconiano e sufficientemente “gramsciano”?

Un centrosinistra a trazione PD, ma che, se vorrà vincere le elezioni politiche dovrà trovare una formula ben diversa rispetto a quella che ha caratterizzato la sua recente storia, troppo supina alla Commissione Europea; potrebbe esserci un terreno di intesa (intendo politico-programmatico) con il Movimento?

Sembrerebbe proprio di no; ma, se la chiusura della Commissione dovesse spingere Conte-Tria-Moavero su posizioni incompatibili con il prosieguo dell’attuale esperienza governativa, converrebbe a Zingaretti e soci limitarsi a mallevare una coalizione che: 1) nell’attuale Parlamento avrebbe i numeri solo con l’appoggio dei 5Stelle; 2) sarebbe destinata a imporre agli Italiani sacrifici sempre più gravi e sempre più inutili?

In caso di elezioni anticipate, forse i vertici del Movimento preferirebbero riproporre il tripolarismo (andiamo da soli): ma con quali prospettive?

Il quadro, infatti, è ingarbugliato perché la Commissione non si accontenta di un pareggio dall’Italia (il disciplinato sì del trio Conte-Tria-Moavero), vuole la piena sottomissione, ciò che il nascente governo gialloverde negò diversi mesi fa.

Sbloccacantieri (e, ahimè, minibot che, in condizioni di marcata insufficienza di liquidità sono collegati) potrebbero aiutare molto il Paese: ma i tempi dei loro effetti saranno, comunque, più lunghi di quelli relativi all’apertura della procedura di infrazione.

La Commissione dimostrerebbe intelligenza congelando la procedura stessa alla verifica dell’andamento dei conti italiani al consuntivo 2019 (vale a dire marzo-aprile 2020); ma da dove gli verrà questa intelligenza?


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