Attualità
Una “Strage di Pasqua” di morti improvvise? Sarebbe necessaria una seria indagine
C’è stata una vera e propria “Strage di Pasqua?” Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, denuncia “ altre 40 morti improvvise in soli cinque giorni, nel periodo pasquale, dal 16 al 20 aprile (e tanti altri che si vengono a sapere sono avvenuti anche nelle ultime quarantotto ore)”, come riportato da Calabria 7 . “Negli ultimi sessanta giorni sono più di 200 le vittime. Tutte persone, per lo più giovani, sane vaccinate e negative al Covid. Tanti altri sono stati, miracolosamente, salvati grazie all’uso dei defibrillatori. Chiediamo per questo che ci siano defibrillatori ovunque, nelle scuole, nei luoghi di lavoro, sui mezzi di trasporto. A Napoli da poco, questi strumenti salva vita, i defibrillatori, sono a bordo anche dei primi taxi, pronti, in caso di necessità, per clienti e anche passanti” afferma Corbelli che continua la sua battaglia, denunciando questa tragedia, chiedendo “la immediata sospensione della vaccinazione, almeno per gli under 40 (che non corrono rischi per il Covid e che invece continuano, purtroppo, tanti di loro, a morire così all’improvviso!)” e ribadendo sempre che “non è contro i vaccini, ma per la libertà di scelta e per la valutazione personale del possibile rischio”. “Mentre l’Iss annuncia, come ha fatto nell’ultimo report, che le reazioni avverse al vaccino sono meno di una su mille, continua l’impressionante strage delle morti impreviste di giovani e persone anche adulte, tutti sani, vaccinati e negativi al Covid. I numeri sono sempre più allarmanti: nel periodo pasquale, in soli cinque giorni, dal 16 al 20, si sono verificati altri 40 decessi fulminei. Le cifre iniziano a spaventare. Al di là delle migliaia di gravi reazioni avverse (di persone che dopo essere state costrette a vaccinarsi, si vedono adesso abbandonate dallo Stato, costrette a cercare di curarsi in qualche modo e anche a loro spese), sono oramai centinaia le vittime, uomini e donne, tanti i ragazzi/e, moltissimi i giovani, numerosi i trentenni, quarantenni, cinquantenni – ricorda Corbelli – tutti sani e vaccinati, che continuano a morire di colpo. Basta il dato complessivo degli ultimi sessanta giorni (oltre 200 morti, da fine febbraio al 20 aprile) per dare un’idea di questa tragedia che oggi rappresenta la vera emergenza nazionale di cui tranne La Verità e pochissimi giornali on line, nessun grande media, scritto e radiotelevisivo, ne parla. Chiedo: come si può continuare ad ignorare e cercare di nascondere questo dramma, che sta provocando centinaia di morti e dolore devastante e irrimediabile in tantissime famiglie?”
Insomma qualcosa non va, ma non si pul fare una seria indagine scientifica, se non altro per togliere i dubbi sui vaccini. Purtroppo ci sono temi di cui NON si può parlare, neppure da lontano. Questo non diminuisce, ma aumenta, la paura. La scienza si fonda sulla trasparenza e sulla conoscenza vera e condivisa. Impedendo di parlare dei casi di morti improvvise nei giovani non si fa un servizio verso la collettività, verso la scienza e verso un uso cosciente della medicina.
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