Attualità
Una società promette le fusione nucleare a uso commerciale entro il 2024
Il nuovo anno dovrebbe portare grandi progressi verso la commercializzazione di reattori nucleari basati sulla fusione entro, o addirittura prima, del 2030: una società ha dichiarato che inizierà a produrre elettricità entro la metà del 2024.
L’azienda Helion, con sede a Washington, considerata in prima linea nella corsa allo sviluppo di una centrale elettrica a fusione commerciale ed economicamente vantaggiosa, ha dichiarato di voler essere la prima azienda di energia da fusione al mondo a produrre elettricità dal suo prototipo di reattore Polaris nel 2024.
Ciò significa che l’azienda è pronta a dimostrare di essere in grado di generare una reazione di fusione sostenuta e a energia netta, in cui l’energia generata sarà superiore a quella necessaria per creare la reazione. Questo è l’obiettivo di ogni aspirante sviluppatore di energia da fusione.
L’energia di fusione offre la prospettiva di creare una fonte illimitata di energia di base a zero emissioni di carbonio derivata dalla stessa reazione termonucleare che alimenta il sole. E può farlo senza molti degli inconvenienti dei reattori nucleari convenzionali a combustibile fissile, che richiedono strati di protocolli di sicurezza e producono scorie altamente radioattive. Helion afferma che entro quest’anno sarà in grado di ottenere questo incredibile risultato.
Questa società, con questo obiettivo aggressivo. è riuscita ad attirare la comunità degli investitori nel 2021, facendo sì che l’azienda raccogliesse 500 milioni di dollari per raggiungere l’obiettivo della “net-electricity”, con impegni per altri 1,7 miliardi di dollari una volta che Helion avrà raggiunto determinati obiettivi di performance. Quindi l’incentivo per raggiungere la fusione il prima possibile è enorme.
In particolare, il round di finanziamento è stato guidato da Sam Altman, il CEO di OpenAI, l’azienda che ha creato il chatbot di intelligenza artificiale ChatGPT. Altman è stato il presidente esecutivo di Helion.
Entrare in rete
Helion ha dichiarato che il capitale verrà utilizzato per completare la costruzione del suo generatore a fusione di settima generazione Polaris per dimostrare la produzione netta di elettricità.
L’azienda è “sulla buona strada per costruire Polaris entro la metà del 2024”, ha dichiarato il fondatore e CEO di Helion David Kirtley in una recente intervista a The Energy Daily. “Non appena l’assemblaggio sarà completato, inizieremo a lavorare”.
In caso di successo, Helion sarebbe la prima organizzazione a generare elettricità dalla fusione, utilizzando la sua esclusiva tecnologia di fusione a non accensione pulsata perfezionata in sei generazioni di prototipi di reattori di prova.
Come pensano ad Helion di raggiungere la fusione
Il reattore di Helion si basa sulla compressione del plasma di idrogeno tramite ddei continui impulsi magnetici, sino a giungere al punto di fusione. La differenza dai Tokamak e dai stellarator è nel fatto che la compressione è raggiunta in modo lineare, non tramite toroidi. Inoltre la temperatura è mantenuta particolarmtne elevata dall’uso di camere a metallo liquido, probabilmente litio
Un’altra particolarità del reattore Polaris è che l’energia è prodotta direttamente dagli impulsi magnetici prodotti dalla fusione che viene a eccitare, tramite l’effetto Faraday, una bobina che circonda il reattore.
Attirare gli investimenti
Secondo un rapporto di S&P Global Commodity Insights sui miliardi di investimenti diretti alla fusione, la transizione del settore energetico verso risorse energetiche a basse emissioni di carbonio sta spingendo gli investimenti in aziende private come Helion.
La concorrenza è molto forte, ma se Helio riuscisse veramente ad avere un reattore a fusione funzionante e con guadagno energetico l’entità di investimenti che riuscirebbe ad attrarre non sarebbe solo degli 1,4 miliardi già promessi.
Grazie al nostro canale Telegram potete rimanere aggiornati sulla pubblicazione di nuovi articoli di Scenari Economici.
Pingback: L’ascesa di Sam Altman e Helon Energy: la nuova frontiera dell’energia da fusione nucleare - News-Digital Odyssey