Attualità
UNA BOLLA DI FUMO: crescita ed esplosione della bolla della cannabis legale e prespettive
Pochi settori sono stati tanto euforici nello scorso biennio, ed altrettanto deludenti, come quello della Cannabis legale.
Nato sull’onda della progressiva legalizzazione in Canada e negli USA e sviluppatosi come valore, sulla base di rosee prospettive di mercato e di una forte iniezione di capitali, poi rivelatesi entrambe eccessive. Per dare un’idea di quale bolla stiamo parlando e della sua evoluzione presentiamo due grafici ad hoc.
Vediamo come l’esplosione nel valore delle azioni sia coincisa con le aspettative e gli annunci di liberalizzazioni poi realizzate si, ma che per ora non hanno ancora portato ai risultati previsti. Le principali società del settore sono tutte anglo canadesi, tranne la GW pharma, colosso britannico e primo europeo ad investire massicciamente nell’industria. Volendo guardare i valori più sul breve periodo, possiamo vedere il marijuana index, indice di borsa ad hoc che raccoglie le principali società del settore:
La capitalizzazione del settore si è ridotta ad un terzo dell’ultimo picco: una bella batosta per chi ha investito in queste azioni rivelatesi stupefacenti, si, ma solo nelle premesse.
I motivi di questo crash così improvviso sono semplici:
- La speciale e consistente tassazione in California che all’origine consisteva in una accisa del 60% ed ora è stata innalzata al 80%;
- Il ritardo per complicazioni burocratiche ed operativa nell’apertura dei primi punti vendita al dettaglio in Canada, con il primo negozio che aprirà solo prossimamente a diversi mesi dalla legalizzazione.
Attualmente le prospettive parlano di un settore che dovrebbe passare dagli attuali 13 miliardi di dollari di fatturato ai 50 – 75 nel 2030, ma si tratta di previsioni tutte da verificare. Vedremo se il 2030 sarà l’anno della stabilizzazione. Sinora gli investimenti non hanno avuto i ritorni attesi.
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