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UN SINDACO EMILIANO VIETA IL COMUNISMO CON LA LEGGE FIANO!

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Cos’è il genio, se non improvvisazione. Mentre si discute  di una stupida legge che dovrebbe ridurre la libertà di parola e di pensiero, ecco che un consigliere comunale  emiliano prende la palla al balzo e , con lo spunto della legge Fiano , fa approvare dal consiglio una delibera che mette al bando il comunismo dal suo territorio.

Il comune è Soragna, dove sorge la bellissima Reggia dei Principi (andatela a visitare, è un gioiello bellissimo) e fino a ieri famosa soprattutto per il pregiato culatello. La consigliere comunale Maria Pia Piroli, della lista “Soragna ci Legaa”, ha proposto e fatto approvare una proposta con cui si impone al sindaco , Salvatore Iaconi Farina, di “Avanzare al Governo la richiesta di perseguire penalmente con pene severe chiunque propaganda le immagini o i contenuti propri del partito Comunista” . La mozione è stata approvata con sei voti favorevoli, quattro contrari e due astenuti. Giustamente nel testo si ricorda che  “Ancora oggi il Partito comunista in molti paesi del mondo è sinonimo di feroci dittature o deboli democrazie, tra le più note: Corea del Nord e Venezuela”.

Sono insorti con un’interrogazione due deputati piddini che han chiesto al Ministro degli Interni, nell’ambito della lotta al totalitarismo, di ricordare il contributo del Partito Comunista alla libertà democrazia in Italia. Certo, contributo “Storico”, perchè legato al passato, in quanto attualmente i figli del partitone si guardano bene dal difendere libertà e democrazia.

 

La sola libertà di pensiero per la quale è essenziale battersi è quella degli altri, anche se eretici. La libertà del pensiero di chi la pensa come me (o, in altri paesi, di chi la pensa come il governo), va da sé. Non c’è problema . (Luigi Barzini Junior)


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