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Un reattore nucleare “Made in Russia” per i sottomarini di Kim Jong-un? L’allarme da Seul

Mosca avrebbe fornito a Pyongyang la tecnologia chiave per sottomarini a propulsione nucleare. Un salto di qualità strategico che allarma Seul e Washington e cambia le regole del gioco nel Pacifico.

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Un’indiscrezione che, se confermata, potrebbe riscrivere gli equilibri strategici dell’Indo-Pacifico. Secondo un report dell’intelligence militare sudcoreana, la Russia potrebbe aver fornito alla Corea del Nord la tecnologia più critica e ambita dal regime di Pyongyang: un reattore nucleare per sottomarini.

Questa mossa rappresenterebbe un salto di qualità impressionante per le capacità militari di Kim Jong-un, fornendogli uno strumento di proiezione di potenza finora impensabile.

Cosa ci sarebbe nel “pacco dono” di Mosca?

Le informazioni, filtrate da fonti governative di Seul e riportate dal Korea JoongAng Daily, suggeriscono che la consegna sarebbe avvenuta nella prima metà del 2024. Non si tratterebbe di semplici progetti o componenti sparsi, ma di moduli quasi completi. Nello specifico, il trasferimento includerebbe:

  • Un reattore nucleare compatto, il cuore della propulsione.
  • La turbina per la generazione di energia.
  • I sistemi di raffreddamento associati.

In pratica, l’intero impianto energetico del sottomarino. Le speculazioni più audaci parlano addirittura della fornitura di un’unità propulsiva completa e funzionante, probabilmente smantellata da sottomarini russi dismessi. Un usato garantito, per così dire, che permette a Pyongyang di saltare a piè pari decenni di ricerca e sviluppo estremamente costosi e complessi. La Russia ha un’enorme esperienza in materia, avendo sviluppato la tecnologia dalla fine degli anni cinquanta.

Parte superiore di un reattore per sottomarini OK 650

Il prezzo della tecnologia: un do ut des geopolitico

Questa generosità di Mosca non arriverebbe, ovviamente, per caso. Da tempo la Corea del Nord chiedeva insistentemente alla Russia tecnologia per sottomarini nucleari e caccia avanzati. Inizialmente, il Cremlino si era mostrato riluttante, ma il contesto della guerra in Ucraina sembra aver cambiato le carte in tavola.

In cambio di questo prezioso know-how, Pyongyang avrebbe fornito un significativo sostegno allo sforzo bellico russo, inviando personale e, soprattutto, enormi quantità di munizioni d’artiglieria. Un classico do ut des che cementa un’asse sempre più scomoda per l’Occidente.

Rattore KLT-40 installato sui sottomarini d’attacco russi

Perché un sottomarino nucleare cambia tutto

Avere un sottomarino a propulsione nucleare è un “game changer” strategico. A differenza dei sottomarini convenzionali diesel-elettrici, che devono riemergere periodicamente per ricaricare le batterie (diventando vulnerabili), un’unità nucleare può operare in immersione per mesi. Le sue uniche limitazioni sono le scorte di cibo per l’equipaggio.

Questa capacità li rende:

  • Quasi invisibili: Sono estremamente difficili da localizzare con i sistemi sonar tradizionali.
  • Con un’autonomia globale: Possono proiettare una minaccia a migliaia di chilometri di distanza, arrivando a minacciare direttamente le coste degli Stati Uniti.

Tecnicamente, la maggior parte di questi sottomarini utilizza un Reattore ad Acqua Pressurizzata (PWR)., anche se i russi avevano sviluppato anche reattori con raffreddamento a metallo liquido, per alcuni classe “Alfa” e per il K-27. La fissione nucleare scalda l’acqua in un circuito primario; questo calore viene trasferito a un circuito secondario, generando vapore che aziona una turbina. La turbina fa girare l’elica e produce elettricità. È una tecnologia complessa che la Corea del Nord, da sola, non sarebbe stata in grado di sviluppare in tempi brevi.

Con questo aiuto esterno, la minaccia rappresentata dalle forze strategiche nordcoreane raggiungerebbe un livello di pericolosità completamente nuovo, ponendo un serio dilemma a Seul, Tokyo e Washington. Anche se la propulsione nucleare non è l’unico fattore di successo di un sottomarino.

Sottomarino d’attacco nucleare classe Sierra

Domande e Risposte sul Tema

1) Di cosa tratta esattamente questa notizia?

La notizia riguarda un’ipotesi, basata su informazioni dell’intelligence sudcoreana, secondo cui la Russia avrebbe trasferito alla Corea del Nord la tecnologia per la propulsione nucleare sottomarina. Non si tratterebbe di soli progetti, ma di componenti fondamentali come reattore, turbina e sistemi di raffreddamento, forse addirittura un intero modulo funzionante. Questo permetterebbe a Pyongyang di superare il più grande ostacolo tecnologico nella costruzione di un sottomarino nucleare, un’arma strategica con capacità di attacco a lungo raggio e difficilmente rilevabile.

2) Perché questa notizia è così importante a livello globale?

L’importanza è enorme perché un sottomarino nucleare nordcoreano altererebbe drasticamente gli equilibri di sicurezza nell’Indo-Pacifico e oltre. Darebbe a un regime imprevedibile come quello di Kim Jong-un la capacità di minacciare in modo credibile e furtivo non solo i suoi vicini come Corea del Sud e Giappone, ma anche il territorio continentale degli Stati Uniti. Inoltre, solidificherebbe un’alleanza militare e tecnologica tra Russia e Corea del Nord, creando un fronte compatto e sempre più assertivo contro l’Occidente.

3) Quali potrebbero essere le ricadute concrete di questo sviluppo?

Le ricadute immediate sarebbero un aumento della tensione nella penisola coreana e una probabile accelerazione della corsa agli armamenti nella regione. Corea del Sud e Giappone potrebbero rafforzare ulteriormente le loro capacità militari e la cooperazione con gli USA. Per Washington, rappresenterebbe una minaccia diretta che richiederebbe un potenziamento delle difese anti-sottomarino nel Pacifico. A livello diplomatico, isolerebbe ulteriormente Mosca e Pyongyang, ma allo stesso tempo renderebbe più complesso e rischioso qualsiasi futuro negoziato sulla denuclearizzazione.

E tu cosa ne pensi?

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