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Un problema dell’Università Italiana, l’alto tasso di abbandono

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L’Italia ha bisogno di laureati preparati in qualsiasi settore, ma soprattutto in quello sanitario, se è vero che nel 2025 mancheranno circa 16.700 medici stando a quanto sostiene il sindacato dei medici ANAAO.

Purtroppo la nostra nazione registra il tasso di abbandono universitario più alto al mondo per questo di recente il problema è tornato al centro del dibattito accademico, anche se con scarsi risultati pratici.

Quali sono le motivazioni che stanno alla base degli gli abbandoni universitari?

Problemi organizzativi, docenti frettolosi, esami troppo ravvicinati possono porre degli ostacoli inaspettati e scoraggiare anche lo studente più coraggioso e intelligente.

A rientrare nel mondo dello studio sono, sempre più spesso, trenta o quarantenni che non sono più abituati all’ambiente universitario. In tutti questi casi può intervenire CEPU, la cui rete di sedi è presente in modo capillare su tutto il territorio nazionale, che mette a disposizione l’importante figura del referente didattico in grado di progettare il percorso di lavoro e il tutor che accompagna lo studente nel suo percorso didattico. Quest’ultimo in particolare è un esperto nelle varie discipline e un professionista delle tecniche di apprendimento.

Il tutor è anche in grado di trovare per ogni studente un metodo di studio personalizzato e di impostare la strategia più efficace per superare gli esami.

Lo studente viene così guidato passo passo all’esame, superando le difficoltà che può incontrare, concentrandosi sui punti per lui più ostici e ottimizzando sforzi e tempi. Quello di Cepu è infatti un sistema basato su una profonda conoscenza del mondo universitario, in grado quindi di rendere il percorso accademico il più rapido e morbido possibile.


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