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UN PO’ DI CONFUSIONE IN ORIENTE. HKD SULL’OTTOVOLANTE, MENTRE ARRIVANO I PRIMI DAZI USA

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La guerra commerciale sta per arrivare, ormai siamo agli sgoccioli per l’imposizione dei primi 10% di dazi su 200 miliardi di importazione dalla Cina scatta questa settimana, e letteralmente sta ingolfando le spedizioni verso gli USA. Probabilmente vedremo un’altra punta nel deficit commerciale a stelle  e strisce, per poi vedere una correzione ad ottobre molto forte perchè gli importatori avranno i magazzini pieni.

Le aspettative provocano comunque degli sbalzi sui mercati orientali: L’indice borsistico di Shanghai si sta riprendendo solo recentemente dopo dei cali continui dovuti ai venti di guerra.

 

Nel frattempo ad Hong Kong le banche hanno deciso di mettere una fine al carry trade ed all’offerta di liquidità ed hanno innalzato i tassi. Del resto l’inflazione era un po’ troppo calda, per i gusti delle autorità locali, ed il mercato immobiliare stava andando verso una bolla che rendeva la città la più cara al mondo

I tassi interbancari overnight sono cresciuti di 4 volte….

Questo si riperquoterà sui tassi Prime, che cresceranno per la prima volta dal 2006. Fine della liquidità e dollaro di HK che si rafforza.

Nel frattempo lo Yuan è passato verso il dollaro USA da 1,56 di Aprile ad 1,485 di oggi, indebolendosi fortemente anche come parte della risposta della Cina alle sanzioni. Questo movimento contrario (HKD si rafforza, Yuan che si indebolisce) verrà a rendere più costoso per i cinesi dell’entroterra investire nel mercato della città stato, e dovrebbe raffreddarlo. Le autorità, ovviamente, sperano in un declino controllato, senza crolli.

Tute cose che fanno normalmente le autorità monetarie per regolare le proprie economie. Cose che la Banca d’Italia non fa più , e che la BCE non vuole fare….

 


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