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UBS: SI PREPARA UNO TSUNAMI SU MERCATO DEI BOND

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tsunami

Si prepara uno tsunami sul mercato dei bond. Almeno così la pensa l’analista di UBS, Matthew Mish, esperto di credito presso la banca elvetica UBS. 

Tutto nasce essenzialmente dal problema dei titoli di debito del settore energetico duramente colpito dal calo del prezzo del petrolio. Questo ha causato una crescita nei default che sta trasmettendosi anche ad altri settori e che, nell’anno in corso, dovrebbe portare il tasso di insolvenze dal 2,6% al 4,3%.

Non si tratta solo ormai di aziende del settore energetico, ma vi è l’indicazione che questa crisi sta allargandosi anche ad altre industrie quali i servizi alla persona , i media e l’aerospaziale.

A chi controbatte che quest’ondata di default potrebbe essere solo un episodio che può esaurirsi in breve tempo, oppure l’indicatore di una crisi più profonda. Mish su questo punto pone in luce tre diversi indicatori:

a) I profitti per le aziende non finanziarie sono in calo , come si può vedere da questo grafico.

decreasing profit

b) Per le aziende sta diventando più complicato prendere denaro in prestito o vedere coperte le emissioni di nuovi bond.

c) I tassi di interesse negli USA sono attesi in crescita, o già a giugno o nel prossimo autunno. Comunque in generale si sta assistendo ad un aumento del costo di finanziamento per le aziende.

Quindi secondo Mish c’è da attendersi una valanga di default nel settore del dei bond che potrebbe coinvolgere una cifra sino a 1000 miliardi di dollari, e coinvolgere diversi settori.  La cosa curiosa è che questo pericolo non sembra essere ancora stato adeguatamente prezzato dal mercato dei CDS. Vedremo se ha ragione Mish o se le prospettive sono più rosee..

 


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