Attualità
Twitter dà lezioni di libertà e democrazia all’Uganda! Da quale pulpito viene la predica
Bisogna prendere certe notizie con il giusto grado d’ironia e non arrabbiarsi: oggi si terranno le elezioni generali in Uganda e il governo, dopo la chiusura di molti profili social definiti “Fake governativi”, ha ordinato alle società di telecomunicazioni di chiudere l’accesso ai social media in tutto il paese per tutto il periodo elettorale. La soluzione è stata drastica e semplice: fuori tutti, FB e Twitter in testa, almeno fino alla fine delle elezioni.
The President warns that if the social media channels like @Facebook and @Twitter are not being friendly and equitable to some of the Ugandans, then there is no reason as to why we should have them operate here. @OfwonoOpondo #M7Address pic.twitter.com/OOBioV3nGe
— Government of Uganda (@GovUganda) January 12, 2021
La decisione è stata presa perchè il presidente Museveni, ritiene che i social media stiano attivamente aiutando il suo avversario Bobi Wine, ed ha agito di conseguenza. La cosa più divertente di tutto ciò è la corsa delle vergini violate di Twitter ad invocare la “Libertà d’internet”:
Ahead of the Ugandan election, we're hearing reports that Internet service providers are being ordered to block social media and messaging apps.
We strongly condemn internet shutdowns – they are hugely harmful, violate basic human rights and the principles of the #OpenInternet.
— Twitter Public Policy (@Policy) January 12, 2021
“Condanniamo fermamente le chiusure dei servizi su Internet: sono estremamente dannose, violano i diritti umani fondamentali e i principi di #OpenInternet”.
Quindi Twitter si permette di dare lezioni di libertà del web ad un Capo di stato straniero, che, tra l’altro, avrà molti difetti, ma ha anche sconfitto l’AIDS in Uganda, dopo aver cancellato senza logica giustificazione gli account di decine di migliaia di persone, se non su base perfettamente arbitraria, ed aver bloccato a tempo indeterminato il Presidente degli Stati Uniti. Guardate che, come si dice nel profondo Nord, ci vuole veramente una gran faccia di tolla.
Gli oligarchi del web vogliono “Internet libero” quando interessa loro, ma in un giorno, un solo giorno, hanno fatto chiudere la piattaforma Parler che, in quel momento, a causa delle censure imposte dagli altri social, era quella in maggiore crescita.
Museveni commentando questa decisione ha detto poche, chiare, parole: “Non permetteremo a nessuno di e imporre le sue decisioni alla nostra nazione“. Neanche a Twitter o Facebook.
In response to the conduct by @Twitter and @Facebook' s decision to suspend and block government leaning user accounts, the President of Uganda @KagutaMuseveni said that there is no way anybody should come and decide for our country. @OfwonoOpondo pic.twitter.com/MFPqqj7Rba
— Government of Uganda (@GovUganda) January 12, 2021
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