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Esteri

Trump vittima delle fake news su Shithole Countries e allarme missili alle Hawaii, come fu Berlusconi con la “culona inchiavabile” (un falso). Metodi e mandanti sono gli stessi…

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Siete pronti per la dose quotidiana di raziocinio? Certo, lo so, attivare il cervello è sempre più difficile quando si è imbibiti dalle fake news. Il problema secondo chi scrive NON sono le fake news ma capire perchè e soprattutto quando vengono fuori. Vedremo dopo.

Andiamo a smontare due delle fake news più recenti ed eclatanti facendo riferimento al famoso caso della culona inchiavabile, frase secondo Il Fatto Quotidiano pronunciata da Silvio Berlusconi (e che contribuì a far cadere il suo governo nel 2011 ed assieme a lui il benessere italico, con Gheddafi assassinato da forze speciali francesi in Libya; poi venne Monti ed i successivi governi non eletti che hanno fatto a cottimo soprattutto gli interessi franco tedeschi, ndr).

Tanto per sgomberare il campo dai dubbi, NON ESISTE NESSUNA PROVA, NESSUNA INTERCETTAZIONE, NESSUNA TRASCRIZIONE CHE CONFERMI LA FRASE SULLA “CULONA INCHIAVABILE”. Punto e finito. La cosa interessante sarebbe capire perchè nessun giudice, nessuna procura – visto che tale frase è stata inventata ovvero non esiste prova che sia stata pronunciata – non abbia agito contro Il Fatto Quotidiano; come al solito i giudici si muovo per logiche incomprensibili [che stanno annichilendo il paese, ndr], fosse successo all’estero il giornalista che si è inventato tale notizia sarebbe stato messo in carcere per l’enormità dei danni arrecati al Paese. E qui vi lascio con l’inutilità di una siffatta magistratura in Italia, che diventa con la sua continua ingerenza nella politica un danno netto per il paese.

Or dunque, andiamo a Trump. Oggi il Presidente USA è messo alle strette per due supposti scandali, partiamo da quello derivante dalla supposta sua affermazione secondo cui egli avrebbe pronunciato la frase “shithole countries” durante una riunione alla Casa Bianca. Notate bene, NON ESISTE NESSUNA PROVA DI TALE AFFERMAZIONE PRESIDENZIALE, NESSUNA TRASCRIZIONE, REGISTRAZIONE o che di dir si voglia. Nichts, nada, niente! Solo l’affermazione di due senatori democratici USA – ossia colleghi di partito di Hillary Clinton ed Obama – che assicurano di averla sentita. Parallelamente c’è la versione del presidente USA, il supposto colpevole, che afferma di non aver mai pronunciato tali parole. Parimenti altri due senatori presente alla riunione incriminata assieme ai suddetti senatori democratici negano che il presidente abbia pronunciato tale volgare frase.

A parte il fatto che ben più di mezzo mondo pensa la stessa cosa di cui alla ricostruzione dei senatori Dem, ossia che nessuno riesce a capire perchè vengano da noi tutti ‘sti disperati (emigrati) da paesi “buco di culo” (si, buco di culo, shithole countries secondo il Collins viene tradotto proprio come buco di culo, con buona pace dei benpensanti). A parte questo, NON ESISTE NESSUNA PROVA SECONDO CUI DONALD TRUMP ABBIA PRONUNCIATO TALE FRASE.

Dunque non si capisce perchè buona parte dei media mondiali abbiano riverberato tale sputtanamento a mezzo stampa (si, sputtanamento, iniziamo ad usare i termini adatti alla situazione, please) senza avere alcuna prova tangibile sulla veridictà delle affermazioni. Così nascono le fake news verrebbe da dire, o sbaglio? E come se io mi mettessi d’accordo con un amico e poi andassi a dire in giro che mia suocera ha affermato che ha un’amante e che noi due l’abbiamo sentita, secondo voi mia moglie ci crede o mi manda bellamente a cagare (encore, non facciamo i perbenisti…). Or dunque, è inaccettabile che i media facciano circolare informazioni NON provate. Punto e finito.

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Non so se avete notato, ma sembra che i più caustici critici del presidente USA siano quasi tutti di meticci/immigrati, vi prego verificate

Altro caso, l’allarme missile lanciato contro le Hawaii e poi smentito: tutti hanno dato la colpa a Trump per aver dato l’allarme infondato, come se fosse il Presidente USA a schiacciare il bottone che invita ad andare nei rifugi (lui twitta, che dite?). Infatti, orrore, la colpa è venuta fuori non essere di Donald Trump: in questo caso il governatore Democratico delle Hawaii – con notevole ritardo – ha chiesto scusa dicendo che è stato un errore. Faccio presente che le Hawaii sono il luogo dove è cresciuto Obama, ossia la casa dell’avversario politico di Trump. Quasi uno scandalo creato ad arte per attaccare il Presidente, che dite?

Dunque, questi sono i fatti. Ora vi sembra logico che i media, nel nostro caso quelli in italiano, continuino ad influenzare la vostra mente facendovi credere che Trump ha commesso delle malefatte verbali e non che in realtà o non ha commesso e/o non sono assolutamente provate? Spero il cervello sia acceso per recepire questa imbarazzante verità, che stravolgerà le vostre menti per l’intera giornata. (Che ci sia un fuoco concentrico contro Trump lo prova anche il supposto scandalo di una pornostar che secondo la stampa USA è stata tacitata dal Presidente per oltre 100’000 USD, perccato che la diretta interessata abbia smentito per iscritto e verbalmente, ndr).

Vi dicevo, bisogna capire perchè vengano fuori queste news diffamatorie e perchè proprio oggi. Vi dò una diritta: tutto è iniziato quando Trump ha deciso di parlare a Davos, al cospetto delle autorità svizzere e di mezzo mondo oltre che dell’establishment mondiale che conta. E sapete perchè è partito l’attacco? Per quello che dirà a Davos, che rischia di sfracellare lo status quo fatto di banche centrali che manipolano i mercati a danno degli USA.

Di più non aggiungo. Un giorno prima – sperando che siano vere le info in mio possesso – vi dirò cosa ritengo di sapere (…).

Concludo dicendo che il motivo degli attacchi a Trump di questi giorni è squisitamente economico, un presidente USA che difende la classe media che lo ha eletto significa inevitabilmente che lo fa andando contro agli interessi di coloro che probabilmente hanno stipendiato alcuni dei politici USA più in vista degli ultimi 8 anni per fare il contrario (…). Dunque, se si rompe il giocattolino chi tira(va) le fila perderà un sacco di soldi. Ed ai burattinai che la classe media americana si risollevi non frega assolutamente nulla, anzi. Viceversa al Presidente, che invece vive del sostegno popolare – e che non ha assolutamente bisogno di soldi -.

Donald Trump rischia di essere la nemesi: la prova che spirito di Adam Smith è vivo e vegeto negli States, l’ideologia viene molto dopo. Al contrario della Germania e della Francia dove le ideologie (e le fake news) servono per tenere le masse al guinzaglio permettendo ai soliti noti di fare montagne di soldi (ad esempio, le elites attuali in Germania sono più o meno le stesse del periodo guglielmino). In USA esiste ancora ancora l’animal spirit, in Europa no. Non è un caso che le elites tedesche e francesi odino Trump, media europei inclusi. Tali atteggiamenti – guarda caso – vannno a braccetto con quelli neocoloniali, oggi a danno dei paesi europeriferici come l’Italia.

Vedremo come andrà a finire.

MD


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