Trump condannato: elezione più probabile

Donald Trump è stato giudicato colpevole dei 34  capi di accusa per aver falsificato documenti contabili per pagare la pornostar Stormy Daniels.

Potrebbe perfino essere condannato al carcere, anche se improbabile, ma questo non fermerebbe la sua candidatura.

Non voglio entrare nella discussione delle accuse, della correttezza del processo e del comportamento  della sua difesa: si sprecheranno libri a proposito.

Vorrei solo fare notare che gli USA sono il paese dove il numero di cittadini con la fedina penale sporca supera il numero di persone che hanno completato l’istruzione superiore. In cui gli iscritti al registro dei pregiudicati della FBI, lo Interstate Identification Index (III), superano i 100 milioni. Un uomo di colore su due o il 40% dei bianchi è presente in questo indice già a 23 anni!

Aver subito questa condanna penale, nel modo in cui è stata inflitta, rende Trump ancora più vicino alla maggioranza degli americani arrabbiati che vuole “prosciugare la palude” e scardinare una struttura che viene avvertita come anti-libertaria.

Leggendo i media conservatori si capisce che il candidato non  perderà né un voto né una donazione. Newsmax scrive:

Giovedì i principali donatori repubblicani hanno dichiarato di essere disposti a sostenere la campagna presidenziale di novembre di Donald Trump, nonostante quest’ultimo sia diventato il primo condannato in corsa per l’alta carica. Almeno un donatore ha dato soldi a Trump per la prima volta, secondo circa una dozzina di benefattori e raccoglitori di fondi.

Il giudice che ha guidato il verdetto a New York pensa di aver affossato Trump. Invece lo ha reso da un lato più simile all’americano medio, dall’altro gli ha dato un’aura da perseguitato della giustizia ingiusta che sicuramente la sua campagna sfrutterà nei prossimi giorni.

Vedremo se sarò smentito, ma, secondo me, oggi Trump, da pregiudicato,  è più forte di ieri.