Attualità
Troppo bella! Platini si difende dalle accuse di corruzione nella FIFA dicendo che ha ricevuto denaro “sulla parola”: in un mondo che predica la trasparenza Roi Michel va contro corrente
Questa è davvero una chicca. Cito Repubblica, che tra le righe ogni tanto sembra scrivere anche qualcosa di interessante per il nostro Paese (o quasi)*. Cito:
“Sulla vicenda della somma versata da Blatter, Platini sostiene: “Nel 1998 ero presidente del comitato organizzatore della coppa del mondo e doveva essere eletto il nuovo presidente Fifa. Ero a Singapore e Blatter chiede di vedermi nella sua camera. Mi dice subito ‘Allora, si va o no?’. Mi dice che il presidente uscente Joao Havelange gli ha detto ‘Platini presidente e Blatter segretario generale è una soluzione molto elegante’. Solo che a me non interessava. Ero nella Coppa del mondo, non mi ci vedevo. Allora Blatter ha deciso di candidarsi lui: ‘mi presento, ma ho bisogno di te’. Ci rivedemmo due mesi dopo, mi chiese di essere il suo consigliere per il calcio. Ci accordammo. ‘Quanto vuoi?’ chiese Blatter. Risposi ‘Un milione’. ‘Di cosa?’. ‘Di quello che vuoi, di rubli, di sterline, di dollari’. A quell’epoca, non c’era ancora l’euro. Rispose: ‘d’accordo, un milione di franchi svizzeri all’anno’”. Spiega di non aver poi continuato a incassare lo ‘stipendio’ per “negligenza”. E quanto all’assenza di contratti scritti, afferma che si trattava di “una cosa da uomo a uomo” e che “nel diritto svizzero un contratto orale vale come un contratto scritto”. La candidatura però non si discute: “Io sono l’unico che può garantire alla Fifa di tornare ancora una volta la casa del calcio. Ma, ogni volta che mi avvicino al sole, come Icaro, brucia ovunque”.“
Ossia – mi si permetta – in un mondo che pretende correttezza e trasparenza, pagamenti tracciati, chiarezza nei contratti e nei comportamenti soprattutto se istituzionali, Platini afferma che il suo contratto con Blatter era sulla parola! Senza dubbio esiste un contratto siffatto nella regolamentazione elvetica, mi sembra addirittura che esistesse anche nel diritto italiano: che poi tale tipo di contratto sia “auspicabile” e garantisca il rispetto delle norme previste dal codice etico che certamente la FIFA ha adottato non sta a me giudicare. Sta di fatto che la sospensione di Platini è stata determinata se non erro proprio dal Comitato etico della FIFA…
Più in generale vorrei capire meglio: non era forse quella bacchettona dell’Europa che voleva trasparenza a tutti i costi? Il mondo non vuole forse trasparenza? Ed a maggior ragione se si lavora direttamente o indirettamente per il pubblico!
La trasparenza è necessaria per i personaggi pubblici e la difesa di Platini sembra per nulla convincente sebbene certamente plausibile in punta di diritto. In un mondo in crisi (non solo economica) come quello attuale, crisi anche e soprattutto di valori, quando si tratta di giustificare enormi somme per incarichi diciamo istituzionali – la FIFA è una insituzione – è necessario essere specchiati, totalmente trasparenti, infatti i Comitati etici servono proprio a questo. Altrimenti si vada a lavorare nel privato e si faccia quel che la legge consente, anche i contratti verbali. Per incarichi istituzionali ci vuole maggiore ed anzi massima cautela, ecco perchè non ritengo sia accettabile la difesa di Platini. Anche se non sta a me giudicare ritengo sia condivisibile quanto sopra indicato per altro desumibile dai fatti, tutti abbiamo il diritto di opinione se espressa nei termini di dovuta correttezza.
Per quanto riguarda l’articolo di Repubblica, ero quasi felice di leggere siffatta notizia. Mi son detto, finalmente anche su Repubblica un articolo a supporto del fatto che non solo gli italiani sono naif nei loro comportamenti al limite del vizio. Peccato che poi ho letto la continuazione dell’articolo:
“ABETE STA CON PLATINI – Intanto domani si riunisce il Comitato Esecutivo della federazione internazionale e Giancarlo Abete, ex presidente della Figc e vice-presidente dell’Uefa, assicura che non verrà chiesto alcun rinvio per le elezioni presidenziali. “L’Uefa non chiederà il rinvio delle elezioni della Fifa, significherebbe continuare a far sì che questa realtà si trascini per lungo tempo e sarebbe un elemento di debolezza – spiega ai microfoni di ‘Radio Anch’io Sport’ –“
Ossia, gli italiani non perdono l’occasione per schierarsi in modo se non disdicevole quanto meno improvvido, in questo caso schierandosi con il presidente UEFA. Questione di interessi mi direte voi. Certo, è sicuro. Ma che peccato, tutti questi piccoli dettagli avrebbero ben aiutato indirettamente l’Italia facendo capire al mondo che il difetto di credibilità non è solo un problema italiano, con tutti gli annessi e connessi ad esempio nella trattativa per la legge di stabilità da far digerire a Bruxelles.
In ogni caso lasciamo lavorare la magistratura (USA): sono certo che tutti i nodi verranno al pettine, la giustizia saprà fare il suo corso (magari tenendo anche conto dell’allineamento dei soggetti interessati alle politiche geoeconomiche dei paesi che governano l’indagine vs. indagati e rispettivi paesi di appartenenza, …). In tutto questo, vista la difesa di Platini come sopra esposta, spero proprio – da sportivo – che il presidente dell’UEFA non venga eletto alla presidenza FIFA.
Mitt Dolcino
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