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Troppa energia solare: l’Australia valuta lo spegnimento forzato degli impianti fotovoltaici

AEMA, l’autorità di rete australiana, vuole un interruttore d’emergenza per disconnettere dalla rete gli impianti solari quando producono troppo e rendono instabile la rete stessa. Un grosso problema quando bisogna garantire un’offerta stabile d’energia

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questa notizia dovrebbe far ragionare sulla vera efficiacia dell’energia rinnovabile: in un rapporto  pubblicato ai primi di dicembre, l’Australian Energy Market Operator, AEMA, il gestore della rete elettrica australiana,  ha dichiarato di avere bisogno di poteri di  “backstop di emergenza” con urgenza per staccare dalla rete gli impianti solari, perché questi mettono in grave pericolo la stabilità della rete elettrica del Paese. Praticamente vuole un interruttore per disconnettere le energie 

Secondo l’AEMO, tali poteri verrebbero utilizzati solo quando tutte le altre opzioni sono “esaurite” e verrebbero esercitati dalle società di rete di pali e cavi in ogni Stato.

Tali poteri esistono già in alcuni Stati come l’Australia Meridionale, l’Australia Occidentale, il Victoria e parte del Queensland, ma l’AEMO ha dichiarato che è necessario estenderli a tutti gli Stati entro il prossimo anno, poiché la quantità di energia solare prodotta dai tetti solari ha raggiunto livelli sempre maggiori e i rischi per la sicurezza della rete sono diventati critici.

“I periodi di emergenza in cui è necessario questo tipo di intervento dovrebbero rimanere poco frequenti, ma essenziali per mantenere una fornitura sicura e affidabile di elettricità per i clienti”, ha scritto l’AEMO.

Copertura solare all’aeroporto di Adelaide

Uno tsunami solare

Attualmente sono più di quattro milioni gli impianti solari installati sui tetti di abitazioni e aziende in tutto il Paese.

L’energia solare su piccola scala a volte soddisfa circa la metà dell’intera domanda del mercato elettrico nazionale, che rifornisce più di 10 milioni di clienti sulla costa orientale. In alcuni Stati la percentuale era ancora più alta.

A volte, ad Adelaide si produce più energia solare sui tetti di quanta ne possa utilizzare la città, e questo viene a creare dei problemi alla rete, anche in considerazione del relativo isolamento della città.

In Australia Meridionale, ad esempio, l’energia solare prodotta sui tetti è stata periodicamente in grado di soddisfare più del 100% della domanda dello Stato, mentre le eccedenze sono state esportate in altri Stati.

Inoltre, l’AEMO ha dichiarato che “nei prossimi anni”, la quota di domanda soddisfatta dall’energia solare potrebbe soddisfare il 90% delle esigenze del sistema durante il giorno.

In nessun momento questo effetto sarebbe più evidente che in primavera, quando la produzione solare si impenna con l’allungarsi delle giornate più soleggiate, ma la domanda è contenuta perché le temperature miti fanno sì che la gente lasci i condizionatori d’aria spenti, e questo paradossalmente viene a causare un grosso problema!

L’AEMO ha dichiarato che la crescente produzione di energia solare sta rappresentando una minaccia sempre più grave per la sicurezza della rete, in quanto sta escludendo tutte le altre forme di generazione necessarie a mantenere stabile il sistema.

Perché non si possono comunque demolire gli impianti a gas, che lavorano di notte e una produzione eccessiva viene a danneggiare la stabilità della rete.

Il problema è fisico e legato all’inerzia del funzionamento delle centrali a gas e a carbone e non può essere immediatamente superato neanche con le attività di accumulo, almeno con la scala che è raggiungibile nel breve periodo. Per l’operatore di rete è necessario staccare l’energia solare dalla rete se questa è troppa. Certo, ci si poteva pensare prima di incentivare la produzione solare in modo eccessivo…


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