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Economia

Furia Trump contro l’alleato: ‘ISRAELE, FERMATI ORA’. Però i problemi restano sul tavolo

La pace voluta da Trump in Medio Oriente è un’illusione durata poche ore. L’Iran lancia missili, Israele risponde e il Presidente USA tuona contro Tel Aviv. Sullo sfondo, il mistero dell’uranio scomparso che può portare alla bomba atomica. La guerra non è finita, si è solo trasformata.”

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Il cessate il fuoco voluto Da Trump sembra essere più un auspicio che una realtà dei fatti, secondo le ultime notizie. Del resto anche lui non era particolarmente fiducioso, quando lo ha annunciato:

“Per piacere non violatelo” è più un augurio che un a sicurezza…

Ed infatti il cessate il fuoco è  stato violato da entrable le parti: l’Iran ha lanciato missili, alcuni dei quali hanno colpito Israele, causando morti e feriti, appena dopo l’entrata in vigore del cessate il fuoco.

Attacco a Be’er Shiva

Quindi Israele, che comunque avevaa colpito gli scienziati nucleari iraniani fino all’ultimo secondo, ha reagito colpendo nuovamente Teheran.

Ovviamente tutto questo non fa piacere a Trump che vuole, sinceramente, la pace in Medio Oriente, almeno per non dover impegnare forze armate statunitensi nella regione. Per lui la questione è terminata nel bombardamento dell’industria nucleare iraniana, una soluzione semplice, perfino semplicistica, al problema.

Alla notizia di questi lanci missilistici il Presidente sembra aver dato più credibilità all’Iran che ad Israele, e non si è fatto problemi nell’affermarlo attraverso il suo social Truth.

Un ordine secco e diretto a Israele, con un tono che, probabilmente, non utilizzerebbe neppure con i membri delle su forze armate. Un messaggio che ha, come scopo, anche quello di riportare sul tavolo delle trattative Teheran, mostrando come gli USA abbiano una posizione ben distinta rispetto a quella di Tel Aviv.

Pare che poi anche il governo israeliano abbia capito l’antifona:

Perché il problema dell’industria nucleare iraniana è tutt’altro che risolto: il governo iraniano continua  ad affermare di voler proseguire con l’arricchimento dell’uranio. Pare che i 400 kg arricchiti al 60% siano spariti da Fordow e quindi siano pronti per un ulteriore arricchimento. La guerra non è terminata, semplicemente proseguirà con altri mezzi, e a un altro livello.  Ho come la vaga sensazione che i fisico nucleare rimarrà un lavoro con l’aspettativa di vita breve in Iran, soggetto a incidenti improvvisi e improbabili.

Intanto godiamoci questa tregua: potrebbe durare poco.

 


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