Economia
Transsion, il “Re degli smartphone in Africa”, è nei guai
Transsion, società cinese di Smartphone, aveva puntato tutto sul mercato africano, concentrandosi sulle forniture a basso costo, ma il suo regno rischia di finire per mano di altre società cinesi meno concentrate su un singolo mercato.
È conosciuta come il “re degli smartphone in Africa” e per anni ha dominato il mercato della telefonia mobile del continente, ma ora, Transsion Holdings, con sede a Shenzhen, sta affrontando una forte concorrenza da parte di marchi rivali cinesi.
Transsion è l’azienda che sta dietro a marchi di telefoni come Tecno, iTel e Infinix, che hanno conquistato i clienti africani con caratteristiche come la funzionalità multi-SIM e prezzi accessibili. La società era riuscita a diventare il quinto produttore mondiale di Smarphone praticamente dal nulla, senza che quasi nessuno, se non gli specialisti del mercato, la conoscesse.
Entro il 2021, i marchi di Transsion controllavano metà della quota di mercato dei telefoni del continente, con un fenomeno poco conosciuto in Occidente. Ma ora marchi come Xiaomi e Realme stanno erodendo quella quota.
Nel terzo trimestre del 2024, l’utile netto di Transsion attribuibile agli azionisti è sceso del 41% su base annua a 1,05 miliardi di yuan (144 milioni di dollari). Nello stesso periodo, il fatturato annuo è diminuito del 7,2% a 16,7 miliardi di yuan. Transsion ha attribuito il calo in gran parte all’impatto combinato di “concorrenza di mercato e costi della catena di approvvigionamento”.
L’azienda, che ha fatto fortuna vendendo i suoi telefoni esclusivamente in Africa prima di espandersi in altri mercati, è stata anche colpita dall’aumento dei costi dei componenti, in particolare dei chip di memoria.
Tra le sfide, in particolare da Xiaomi e Realme nel segmento di prezzo medio-basso, Transsion ha visto le vendite di telefoni cellulari diminuire del 17% su base annua nel terzo trimestre, secondo i dati di Counterpoint Research, con sede a Hong Kong.
In termini di quota di mercato africana, Xiaomi, Realme e Honor, tutte cinesi, hanno visto un aumento nel terzo trimestre, mentre la quota di mercato di Transsion è scesa dal 47,5% dello scorso anno al 41,2% nel terzo trimestre di quest’anno, secondo i dati di Counterpoint, che si basano sui numeri di sell-through o sul volume delle vendite dei rivenditori locali. E sebbene Tecno, il marchio di punta di Transsion, abbia visto la sua quota di mercato crescere dal 25,7% dello scorso anno al 27%, Infinix e iTel hanno entrambe visto diminuire le loro quote di mercato.
“Se la concorrenza nei mercati emergenti si intensificherà in futuro e il margine di profitto lordo complessivo del settore diminuirà… l’azienda dovrà affrontare anche il rischio di un calo della posizione di mercato e del margine di profitto lordo, che porterà a un rischio di calo della redditività complessiva dell’azienda”, ha affermato Transsion, secondo quanto riportato da Sina Finance, unità mediatica di Sina Corporation.
Al contrario, Xiaomi, quotata a Hong Kong, ha visto le vendite del terzo trimestre crescere del 46% su base annua, secondo Wang Yang, analista senior di Counterpoint Research. Xiaomi è entrata aggressivamente nel mercato con una maggiore disponibilità di prodotti e prodotti 5G di alto valore, ha affermato Wang.
Realme, con sede a Shenzhen, nata nel 2018 come sottomarca di Oppo Mobiles, con sede a Dongguan, ha visto le sue vendite crescere del 90% su base annua.
Le vendite sono cresciute anche per il gigante coreano dell’elettronica Samsung, che è il secondo marchio di telefoni più venduto in Africa, con un aumento del 9% su base annua, grazie alle buone prestazioni dei suoi telefoni di fascia media della serie A, secondo Wang.
George Mbuthia, analista di ricerca senior di International Data Corporation (IDC) con sede in Kenya, ha osservato che il mercato totale degli smartphone africani è cresciuto dell’11% su base annua nel terzo trimestre del 2024.
Ma una cosa che ha colpito tutti i marchi è l’aumento dei costi dei componenti, anche se questo sta danneggiando Transsion, con i suoi prodotti a basso prezzo, più di altri.
Il problema è che i marchi Transsion hanno puntato moltissimo, o quasi esclusivamente, sul fattore prezzo per conquistare mercati africani in cui i redditi pro capite sono ancora bassi e lo smartphone può costituire un vero investimento. Per questa società l’aumento dei costi dei componenti, legato a fattori geopolitici, viene ad essere un colpo duro, perché i suoi clienti presentano una domanda rigida rispetto al prezzo e basta un aumento anche minimo per scoraggiarne gli acquisti.
Al contrario i concorrenti, come Xiaomi e Realme sono partite da collocazioni sul prezzo più realistiche rispetto al costo dei componenti e hanno seguito soluzioni diverse, meno sensibili ai costi internazionali. Questo ha reso i loro prezzi più stabili e quindi sono stati premiati dalla domanda. Inoltre si tratta di società con diffusione globale, che possono distribuire diversamente i loro margini e possono guadagnare da mercati più ricchi, mentre resistono in quelli più poveri.
Quindi il “Regno africano” del colosso cinese Transsion rischia di essere ridotto, sempre per mano di altre società cinesi che non si sono concentrate su di un solo mercato.
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