Attualità
TORNA L’ISIS: AGGUATO A PALMIRA, UCCISI 28 SOLDATI E CIVILI
Questa settimana i terroristi dell’ISIS hanno effettuato un attacco devastante su un autobus passeggeri che trasportava dozzine di soldati dell’esercito arabo siriano (SAA) ed alcuni civili, nella regione orientale del paese, sulla strada che conduce da Palmira a Deir El Zor, sul fiume Tigri.
L’attacco, effettuato il 30 dicembre alle 16:00. (Fuso di Damasco), è stata la più mortale imboscata dell’anno da parte dello Stato Islamico e uno dei pochi attacchi che hanno effettuato recentemente nella regione orientale del Paese. La risposta è stata immediata con una serie di attacchi aerei da parte dell’aviazione russa a carico di basi dei terroristi nell’area. Anche le forze siriane sono intervenute con concentrazione di artiglieria nell’area che poi ha aperto il fuoco contro bersagli ritenuti dei terroristi.
Remember when think tanks spent years saying we need to team up with Erdogan rebels in Syria to make progress against ISIS because the Syrian army never fights them? The biggest conflict zone of the decade was dominated by fake news. https://t.co/dcbf7jWrAb
— Max Abrahms (@MaxAbrahms) December 31, 2020
il pullman portava a casa, in licenza, soldati raccolti dalle guarnigioni nella zona desertica. Si è trattato alla fine di un facile agguato. Spesso gli USA hanno giustificato la partecipazione propria e di Erdogan nell’area con il fatto che le Forze Armate Siriane non combattevano l’ISIS, anche se sembra l’opposto.
Quindi il Califfato è tutt’altro che scomparso, anzi nello scorso anno, anche per il parziale disimpegno americano in Siria e l concentrazione delle truppe a stelle e strisce in Iraq. Inoltre i grandi nemici dell’ISIS, i curdi, sono attualmente in grossa difficoltà. Questo ha riportato in azione i terroristi del Califfato in una zona che si avvia a restare caldissima anche nel 2021.
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