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TITOLI TEDESCHI TRENTENNALI ZERO COUPON FLOP. Siamo all’inversione di un trend?

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La vendita del titolo di stato tedesco a 30 anni con zero coupon è stato, dal punto di vista dei volumi collocati, un flop clamoroso, ma questo fatto ci permette di far notare che ci potrebbe essere un cambiamento di un trend.

Prima di tutto, completando l’articolo di questa mattina, spieghiamo perchè la vendita sia stata un flop: il bond era collocato come uno zero coupon e senza cedole, cioè si pagava 100 e non si ottenevano interessi. L’asta era dedicata a chi era disposto a pagare sopra alla pari il bond stesso. Alla fine però l’offerta, in teoria amata dal mercato, è stata un fallimento.

Se il tasso di interesse di collocamento dei fondi è stato pari a 0,11%, con un picco di rialzo nei rendimenti anche nel secondario, perciò  apparentemente buono, al contrario sono mancati i volumi di domanda ed questo ha fatto chiudere l’asta con vendite per soli 821 milioni di euro, contro gli oltre 2 miliardi offerti.

In questo caso, come sempre , è intervenuto al BundesBank, la banca centrale tedesca, che ha compensato acquistando i titoli invenduti per poi piazzarli su mercato secondario. Ricordiamo che questa funzione, sempre svolta dalla Banca Centrale tedesca, è importantissima per guidare al ribasso i tassi d’interesse sui titoli tedeschi, ma raramente viene svolta in queste dimensioni rispetto all’emesso. Si può dire, senza timori di smentita, che l’asta sia stata un disastro.

Perchè è successo? L’acquisto dei titoli di stato con rendimenti negativi avviene o per motivi tecnici o perchè gli operatori sperano di speculare sul successivo aumento dei valori dei titoli e ribasso dei rendimenti. Questo metodo ha funzionato piuttosto bene nel 2019 ed ha sostituito nelle gestioni patrimoniali il rendimento delle cedole, ma proprio ieri PIMCO, uno dei colossi dell’investimento nel reddito fisso, ha annunciato un alleggerimento delle proprie posizioni in titoli di stato (tranne quelli USA) , segno che non ci si attendono forti aumenti nei corsi dei titoli di stato e che le posizioni stanno diventando troppo rischiose.

L’asta del tesoro tedesco è arrivata proprio al momento sbagliato e le domande per le coperture tecniche non sono state sufficienti. Alla fine chi vuole investire con la certezza di perdere soldi? Aggiungiamo le incertezze sulle politiche della BCE ed il quadro è completo.

 


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