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Economia

TikTok: la Corte Suprema mantiene la decisione del Governo sulla Chiusura/Cessione del Social Media

La Corte Sucprema conferma la validità del bando a TikTok negli USA. Da domenica sparirà dagli App store degli USA, tranne che poi il nuovo presidente non pensi a qualcosa

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Venerdì la Corte Suprema ha confermato la validità di  una legge federale che vieta la piattaforma di social media di proprietà cinese TikTok, appena due giorni prima dell’entrata in vigore della legge bipartisan sul disinvestimento.

La legge in questione è la Protecting Americans from Foreign Adversary Controlled Applications Act, approvata dal Congresso lo scorso aprile con un ampio sostegno bipartisan. La legge concedeva a TikTok nove mesi di tempo per disinvestire dalla sua società madre cinese, ByteDance, o per essere rimosso dagli app store e dai servizi di hosting con sede negli Stati Uniti.

Nell’approvare la legge, il Congresso ha citato le preoccupazioni legate alla proprietà cinese dell’applicazione, che secondo i membri significava che l’applicazione poteva essere potenzialmente usata come arma o per accumulare grandi quantità di dati degli utenti, compresi quelli dei circa 170 milioni di americani che usano TikTok.

A maggio, TikTok, ByteDance e diversi utenti dell’applicazione hanno rapidamente fatto ricorso per bloccare il divieto, sostenendo che la legislazione avrebbe soppresso la libertà di parola per i milioni di americani che utilizzano la piattaforma.

Logo di TikTok

Logo di TikTok

Dopo che un tribunale di grado inferiore ha confermato il divieto, la Corte Suprema ha accettato di ascoltare la richiesta d’urgenza di TikTok di bloccare o sospendere l’attuazione della legge in base a un calendario accelerato, solo nove giorni prima dell’entrata in vigore del divieto.

Durante la discussione orale, gli avvocati dell’amministrazione Biden hanno ribadito che la proprietà cinese di TikTok rappresenta un “grave” rischio per la sicurezza nazionale degli utenti americani.

Il Solicitor Generale degli Stati Uniti Elizabeth Prelogar ha citato il rischio che la Cina possa usare l’app come arma, ad esempio manipolando il suo algoritmo per dare priorità a determinati contenuti o ordinando alla società madre ByteDance di consegnare grandi quantità di dati sugli utenti compilati da TikTok sugli utenti statunitensi.

A questo punto dopodomani, la vigilia dell’insediamento di Trump, sarà l’ultimo gionro di tikTok negli USA, o meglio della sua presenza sull’App Store. Il social media non scomparirà immediatamente, ma non potrà acquisire nuovi clienti e poi non sarà più aggiornato con le nuove versioni di Ios e di Android. Sarà una morte lenta, tranne che Trump non riesca a organizzarne la cessione, magari con l’aiuto di Elon Musk.


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