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Theresa May rischia di schiantarsi contro una Rocca! Rischia i voti dopo aver ceduto su Gibilterra

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L’accordo che dovrebbe essere firmato dai Ministri europei il 25/11 rischiava di saltare a causa di un intoppo all’ultimo minuto: infatti lo spagnolo Sanchez si rifiutava di firmare il patto preparatorio per la Brexit se non si fosse inclusa in qualche modo una modifica della situazione di Gibilterra. Il territorio della Corona nella penisola iberica, infatti, è un tema fisso delle relazioni fra Regno Unito e  Governo di Madrid che vuole iniziare ad avere  parola in merito al governo del piccolo territorio.

L’accodo è stato semplice: la May ha accettato di escludere dal Brexit Gibilterra ed ha accettato che la sua situazione venga discussa in seguito separatamente. Però se questo ha soddisfatto la Spagna, che ha tolto il veto alla firma dell’accordo,  ha messo nei guai il primo ministro inglese: infatti se gioiscono gli spagnoli, insorgono gli inglesi ed i cittadini di Gibilterra. Il Leader del DUP; partito dell’Ulster che appoggia la May, ha invitato il primo ministro a rifiutare l’accordo imposto per la Brexit, ed ha minacciato di far cadere il governo. Boris Johnson, avversario politico Tory della May ed ex ministro, ha chiesto al DUP di restare al governo, ma con parole durissime domanda anche lui una marcia indietro sul tema. Il buon Boris non si è fatto nessun problema nel chieder il rifiuto dell’accordo, affermando chiaramente che è una bella trappola europea che “Riesce ad ottenere quello che voleva Bruzelles, ridurre il Regno Unito ad uno stato satellite”. La May è stata costretta a rispondere che nulla cambia per la Rocca, e che i suoi abitanti saranno cittadini inglesi come tutti gli altri, ma il patto dell’ultimo secondo viene a rompere una già scarsa fiducia: come si può essere seri quando prima si dice di voler discutere un tema e dopo un’ora la stessa questione diventa indiscutibile? L’ipocrisia politica richiede, almeno, rispetto dei tempi!

 


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