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Teva Pharmaceutical condannata per l’epidemia da oppioidi USA

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Una giuria di New York si è pronunciata contro Teva Pharmaceuticals e alcune sue sussidiarie in un caso tentacolare che riteneva il gigante farmaceutico responsabile di aver contribuito allo sviluppo dell’abuso dei farmaci oppiacei negli USA. Una vera e propria epidemia che miete decine di migliaia di vittime negli Stati Uniti. la sentenza per ora riporta solo la condanna degli imputati e nel 2022 si terrà un secondo processo per determinare i risarcimenti che, comunque, saranno superiori agli 1,5 miliardi di dollari già determinati in via extragiudiziale.

Il lungo processo, durato sei mesi si è concluso giovedì con il pronunciamento della giuria riguardo a solo due contee dello stato di New York, oltre che, parzialmente, verso l’intero stato. La causa ha coinvolto almeno due dozzine d’imputati e ha preso di mira l’intera catena di approvvigionamento degli oppioidi.

Inizialmente la causa coinvolgeva tutta la catena distributiva, comprese le catene delle farmacie, attive nella fase di distribuzione finale dei prodotti, poi tutto si è ridotto a Teva e a una manciata di collegate. Il processo è durato “Quattro stagioni”, come ha detto un avvocato, perché è iniziato in primavera ed è finito in inverno… Inizialmente il processo era così grande che si era tenuto nell’auditorium della facoltà di legge di Long Island.

Alla giuria di sei membri è stato chiesto di determinare se le aziende abbiano avuto un ruolo nel perpetuare una turbativa pubblica in corso, ovvero l’epidemia di oppiacei. Il numero di persone uccise da oppiacei sia leciti che illeciti ha raggiunto un record di oltre 100.000 nel 2020, secondo i dati del CDC.

Pochi giorni prima dell’inizio del processo a New York, J&J (la stessa società che ha prodotto il vaccino COVID monouso) ha accettato di pagare 230 milioni di dollari per risolvere le sue richieste come parte della causa. E con il passare dei mesi, quasi tutti gli imputati nell’ampio caso hanno accettato accordi multimilionari, tutti tranne Teva e le sue sussidiarie. Includevano diversi distributori che si sono accordati per un miliardo di dollari.

Durante il processo, gli avvocati delle contee di Suffolk e Nassau e dello Stato di New York hanno mostrato i video della giuria creati da una società per una conferenza di vendita interna. Nei video si vedevano i dirigenti imitare scene di film, tra cui “Austin Powers”, in cui nella voce del cattivo Dr. Evil  spiegava come vendere meglio gli oppioidi ai medici.

Incredibilmente, dopo un calo iniziale, le azioni di Teva sono rimbalzate, il che fa capire che la società ha utili ben abbondanti per far fronte alle eventuali richieste di rimborso danni.


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