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Terremoto Politico in Europa: sondaggi terrificanti per Popolari e Socialisti in vari paesi

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Gia’ alle ultime europee s’era intravisto un terremoto: l’estrema destra euroscettica del Front National prima in Francia col 25% (oggi sta al 28%), l’UKIP primo nel Regno Unito al 30%, euroscettici vari sommati al 30% in Italia.

 

Ebbene, guardate gli ultimi sondaggi in giro per l’Eurozona:

IRLANDA: l’euroscettico Sinn Fein, formazione di sinistra nazionalista, dato primo al 26%. Le affliazioni locali di Popolari e Socialisti in crollo verticale.

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OLANDA: la destra euroscettica del PVV data in testa. Letteralmente a brandelli i socialisti del PvdA.

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AUSTRIA: la destra euroscettica del FPO in testa col 26%

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SPAGNA: il panorama politico rivoluzionato, con Podemos, formazione di sinistra non propriamente vicina all’establishment europeo, data in boom al 27,7%. I partitoni euroentusiasti storici (PP e PSOE) in crollo.

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Ricordiamoci inoltre dei successi delle formazioni di estrema destra euroscettica in Finlandia, Danimarca e Svezia (qui recentemente si e’ votato per le politiche ed hanno raddoppiato i consensi). Teniamo a mente il caso della Grecia, con un partito di estrema destra al 10% e la lista Tsipras, che perlomeno vuole cambiare il modello europeo in testa al 30%. Perfino in Germania gli euroscettici di destra di AFD sono ormai stabilmente al 10%. Per non parlare dell’est europa, dove le formazioni anti-euro hanno fatto il pieno di voti alle europee (Polonia, Repubblica Ceca) o addirittura governano con percentuali di consenso debordanti (Ungheria).

Questa euro-crisi sta producendo il più grosso sconvolgimento politico dalla fine della II Guerra Mondiale. Negli anni 30, la crisi economica, cambio’ in qualche anno il panorama politico europeo, con l’affermazione e la presa del potere di formazioni nazionaliste e fasciste in buona parte del continente europeo.

Questo stato di crisi permanente, sta producendo un effetto similare, ed emergono formazioni il piu’ delle volte di destra (ma non solo) che portano avanti istanze di forte cambiamento dell’Unione Europea o di ritorno a politiche nazionali.

Le formazioni storiche Socialiste, Liberali e Popolari, fautrici dell’attuale europa, sono in evidente stato di difficolta’ ed in fase di arretramento quasi ovunque.

Per ora, in Italia, a differenza del resto d’europa, il PD ha retto bene, grazie alla leadership di Renzi, che ha fatto proprie le istanze di cambiamento (interno ed esterno) della sgangherata opposizione. Certo e’, che bisogna vedere se reggera’ nel medio periodo a quest’ondata di scetticismo che sta montando in Europa, e che prima o poi, appare destinata a produrre un qualche mutamento politico (vista anche la fragilita’ della costruzione europea)

GPG


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