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In arrivo domani una tempesta solare intensa. Possibili disturbi e fenomeni luminosi

In arrivo una notevole emissione di materia coronale che potrà creare spettacolari aurrore boreali, ma anche causare disturbi a linee elettriche e telecomunicazioni

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L’intensificarsi dell’attività solare ha indotto il Centro di previsione meteorologica spaziale della National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) a emettere un avviso di tempesta geomagnetica per il 24 luglio, cioè domani.

Un pennacchio di plasma e campo magnetico, noto come espulsione di massa coronale (CME), che è stato rilasciato dal Sole il 21 luglio e che ora si sta dirigendo verso la Terra e dovrebbe arrivare il 24 luglio. L’intensità appare notevole, e potrebbe arrivare a mostrare effetti anche a latitudini reletivamente basse: si parla della città di New York, o dell’Europa centro-meridionale.

Le CME portano con sé atomi elettricamente carichi, noti come ioni, e quando si scontrano con la magnetosfera terrestre possono scatenare tempeste geomagnetiche. Durante le tempeste geomagnetiche gli ioni entrano in collisione con i gas dell’atmosfera terrestre e rilasciano energia sotto forma di luce, che viene riconosciuta come aurora boreale nell’emisfero settentrionale o aurora australe nell’emisfero meridionale.

Le tempeste geomagnetiche sono classificate dalla NOAA utilizzando una scala G per misurare l’intensità delle tempeste geomagnetiche. Esse vanno da G5, la classe più estrema, a G1, la classe minore. La recente tempesta geomagnetica emessa dal NOAA è attualmente classificata come di classe G2.

Come il tempo sulla Terra, il tempo spaziale è una creatura volubile e difficile da prevedere. Avvisi di tempesta geomagnetica come questo non sono rari e in alcuni casi si dissolvono in un nulla di fatto. Man mano che ci avviciniamo al 24 luglio, i meteorologi spaziali si faranno un’idea più precisa di quando (se mai) aspettarsi l’arrivo della CME.

Ecco una proiezione della CME in uscita dal sole:

Da spaceweather

Per il 24 luglio è in vigore un’allerta G2 a causa del probabile arrivo di una CME di alone che è esplosa il 21 luglio. (Immagine: NOAA Space Weather Prediction Center)
Anche se i cacciatori di aurore saranno felici dell’arrivo della CME, perché sperano di vedere uno spettacolo raro, molti si augurano il contrario, che la materia coronale ci eviti. 

Le CME possono creare forti peeturbazioni nel nostro mondo tecnologico e rappresentare una minaccia sia per i satelliti che per gli astronauti in orbita terrestre bassa. Sulla Terra, le CME possono causare picchi di corrente elettrica che possono sovraccaricare le reti elettriche, causando blackout. Inoltre, possono alterare il campo magnetico terrestre, disturbare le trasmissioni radio e aumentare le scariche radioelettriche nella ionosfera terrestre.

Nello spazio, le particelle ad alta energia delle CME possono danneggiare i satelliti in orbita terrestre bassa. Le CME possono anche provocare il riscaldamento e l’espansione dell’atmosfera terrestre, creando un mezzo più spesso attraverso il quale un satellite deve viaggiare; la resistenza aggiuntiva può rallentare la velocità di un satellite e portare a un abbassamento della sua orbita.


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