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Te la do io Oxford di Massimiliano Lenzi.

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Te la do io Oxford. “Sono diventato un comico governativo, con chi me la devo prendere adesso? Ho uno sdoppiamento di personalità forse!”. “Non ho mai fatto parte di una associazione, non mi sono mai iscritto ad un partito politico: come siamo arrivati a governare?”. “Io non mi aspettavo di diventare un leader politico, come è potuto succedere? Non lo so. In Italia succedono cose anche così. Italia is incredible country. Abbiamo inventato la mafia, il fascismo, le banche, le università, la geografia, abbiamo con un errore di navigazione scoperto gli Stati Uniti, abbiamo inventato il debito”.  “Voi che siete qui, vi voglio fare una domanda di economia: se il mondo ha un debito di 185.000 miliardi, con chi ce l’ha questo debito?”.  

Beppe Grillo ha pubblicato ieri, sul Blog il video integrale del suo intervento “at the Oxford Union” – quello che le cronache di alcuni grandi giornali italiani avevano descritto come un numero seguito da fischi e proteste – ed ha fatto bene. Perché si, qualche fischio se l’è preso Grillo, ma quello che non si era ancora raccontato era il tono della sua incursione accademica in uno dei templi del sapere (così è considerata Oxford) del Mondo. Un vaffaOxford senza parolacce che ha sin dal principio il gusto della sfida al pubblico presente.

Ecco, visto che in molti oggi scrivono del dualismo élite/popolo, in Grillo davanti agli oxfordiani c’è la migliore sintesi di questo duellare. Sapida, senza infingimenti. Dall’inizio con le ironie sulle incertezze della Brexit o sull’Oxford style: “Sono venuto in questa meravigliosa città, ho girato tutti i college (…) tutto molto tranquillo, quiet place. Io sono entrato dentro, silence, silence, io ho alzato un po’ la voce, è arrivato un mostro: ahrggg, fuori. Questa città è straordinaria, avete i barboni per terra ma avete anche un arredamento ostile. (…) E quello dove fare le panchine perché non si possa sdraiare nessuno, quindi con l’appoggia gomiti. (…) Ora io vedo due signore lì, che non ridono mai, mai, devono essere di Cambridge. Il problema è che io sono un comedian, non ho percepito perché mi avete invitato qua. Io sono venuto qua non per fare un monologo comico, ma per conoscere un po’ chi siete”. Fischi sì ma reciproci.

Massimiliano Lenzi, Il Tempo 25.1.19


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