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Euro crisis

Tanto valeva arrendersi ad Hitler

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La seconda guerra mondiale è costata più di 70 milioni di morti, ma è stato tutto completamente inutile. Visto la fine che ha fatto l’Europa tanto valeva arrendersi ad Hitler. Dopo 70 anni siamo esattamente nella situazione che volevano allora i nazisti. L’Europa è diventata un’oscena dittatura. Dittatura non più nazionalista ma finanziaria. Il che non rappresenta affatto un passo avanti, siamo solo di fronte ad una nuova forma criminale di gestione del potere. 
Ancora “soloni” internazionali e nostrani ricordano il fondamentale merito dell’Unione Europea: quello di aver riportato la pace in Europa. Nulla è più assurdo di una simile dichiarazione. 

La pace infatti non è necessariamente sinonimo di giustizia o di benessere poiché ci sono tanti metodi per imporla. Anche l’uso della forza o la diffusione della paura impongono la “pace”. Pensate solo alla “Pax romana”, ovvero a quel lungo periodo di “pace” imposto sugli stati all’interno dell’Impero Romano grazie alla presa del potere compiuta con la forza. Il dominio romano pacificò regioni che un tempo erano in continuo conflitto ma cionondimeno si trattava sempre di un’occupazione straniera.

Dopo la sconfitta dei nazisti, al termine della seconda guerra mondiale, vi era certamente la volontà di non scatenare nuovi conflitti in Europa e l’idea di un territorio composto da nazioni democratiche più solidali e cooperative tra loro non era sicuramente un male. Certamente era meglio un’Europa che vivesse in questo modo piuttosto che quella dominata dai tedeschi. Il pensiero era logico e condivisibile ma la realtà fu drammaticamente diversa.

Purtroppo oggi ci troviamo esattamente nella situazione di avere una pace (che peraltro non durerà) in un territorio sottoposto ad una dittatura. Trattasi di una dittatura finanziaria di cui peraltro proprio la Germania si rende ancora una volta esecutrice materiale e criminale. I trattati europei hanno imposto regole tali da sottomettere politicamente tutti gli Stati aderenti, Stati (e dunque anche i rispettivi popoli) che non hanno alcuno spazio di manovra ma devono ubbidire ai voleri dei potentati finanziari che continuano a chiedere lacrime e sangue per ottenere sempre più ampie cessioni di sovranità nazionali. Una vera e propria conquista militare compiuta attraverso l’euro e le sue regole invece che con le forze armate. 

Una situazione non diversa da quella che avremmo avuto arrendendoci ad Hitler, magari già dal 1939. A quel punto avremmo potuto risparmiare ben 70 milioni di morti. Se avessimo saputo che il futuro avrebbe riservato comunque una dittatura il sacrificio di così tante vite diventava palesemente inutile.

  
Oggi i nostri politici, compreso Mattarella, il nuovo sconcertante Presidente della Repubblica (il maiuscolo è solo per il rispetto alla carica e non alla persona che la occupa illegittimamente), continuano a ripetere la cantilena snervante che l’Europa ha evitato nuove guerre e continuano a chiedere la cessione della nostra sovranità per uscire dalla crisi. Come dire, dovete essere contenti che non morirete sotto le bombe, arrendetevi definitivamente alla dittatura finanziaria ed andrà tutto bene. Che bella pace. 

La verità è ovviamente un’altra. Le guerre in Europa non si sono più combattute unicamente per lo sviluppo delle armi nucleari che rendono possibile uno scenario bellico unicamente al prezzo della sostanziale estinzione della nostra specie. Il più grande strumento di morte mai concepito dall’uomo è diventato il più grande ed efficace strumento di pace. Al destino non manca certamente l’ironia.

Tuttavia questa dittatura Europea, una dittatura capeggiata da burocrati al soldo delle multinazionali privi di cervello, che a loro volta ordinano ai vari capi di governo (semplici camerieri) quali siano le politiche da seguire, potrebbe per la prima volta riuscire nell’impresa di vanificare il deterrente nucleare. Gli odii che si stanno generando tra le Nazioni in riflesso alle politiche di austerità imposte stanno orientando il dissenso dei popoli su crine molto molto pericolose. Non si possono umiliare per decenni le popolazioni senza che vi sia una reazione violenta ed organizzata. È solo questione di tempo.

In tanti, in troppi, perdono di vista il loro nemico e non vedono nella finanza il vero avversario, ma piuttosto lo vedono nel loro vicino. Questa però è la mera conseguenza delle politiche economiche in atto e delle campagne di disinformazione mediatiche che ovviamente non consentono alle masse di capire la verità. L’Europa, dopo aver volontariamente affamato il popolo Greco con politiche scellerate che hanno raso al suolo l’economia del Paese, insiste nel proseguire sulla medesima linea benché il suo fallimento sia stato matematicamente dimostrato.

Idiozia, fanatismo o malafede? E se c’è malafede per fare cosa? La malafede a mio avviso è palese e dunque resta da capire il perché. Un’ipotesi è davvero terribile. Forse si vuole destabilizzare la Grecia, un Paese Nato, continuando ad impoverirlo fino al punto di rottura. Vi è volontà di far precipitare il Paese nel caos più assoluto. Ma quando la Grecia insorgerà (ed accadrà certamente senza repentine inversioni di rotta che tutti ci auguriamo) con chi dialogherà? Chi aiuterà il Paese al ripristino dell’ordine se non la Russia? Ma la Grecia, come detto è un Paese della Nato. 

Cosa succederà quando forze Russe chiederanno all’Alleanza Atlantica di rispettare le decisioni di un Governo appena insediato (magari con un sempre più probabile colpo di mano) e di abbandonare rapidamente il Paese? E la Grecia è solo uno dei teatri di scontro geopolitico creati dai rimbambiti che guidano l’UE secondo le richieste USA, altro Paese ostaggio del potere finanziario.

Questa è la domanda che mi fa paura e questa è la follia che emerge dalle azioni dell’Europa in Grecia. Chi parla di Europa come risorsa per la pace oggi è semplicemente cieco o stolto. 

  
Non siamo mai stati così vicini ad estinguerci. Ed allora davvero, tanto valeva arrendersi ad un criminale di nome Adolf Hitler. La sua “pax romana” forse avrebbe fatto meno morti di quanti ne causerà l’UE. Speriamo che non dovranno essere gli storici dei prossimi secoli a fare i conti su chi avrà ucciso di più tra Hitler e l’Unione Europea.


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