Seguici su

GiapponePolitica

Svolta in Giappone: Takaichi prima premier donna, ma la sua maggioranza è già un rebus

Pubblicato

il

Il Giappone rompe finalmente il “soffitto di cristallo”. Il Parlamento ha eletto Sanae Takaichi, leader del Partito Liberal Democratico (LDP), come prima donna Primo Ministro nella storia del paese. Un evento storico, accolto da applausi scroscianti nell’aula della Camera Bassa, che segna un cambiamento epocale per una società tradizionalmente conservatrice.

Takaichi ha evitato il ballottaggio, assicurandosi la vittoria al primo turno con 237 voti, contro i 149 del leader dell’opposizione (Partito Costituzionale Democratico), Yoshihiko Noda. La maggioranza nella Camera giapponese si raggiunge con 233.

Eppure, come spesso accade in politica, la facciata storica nasconde una realtà parlamentare molto più complessa. Come sottolineato dallo stesso “Japan Times“, la vittoria di Takaichi, sebbene netta nel voto, poggia su fondamenta matematicamente strette.

L’aritmetica della (nuova) maggioranza

Il successo della Takaichi è stato reso possibile da un accordo di coalizione, siglato lunedì, tra il suo LDP e il Japan Innovation Party (JIP, noto anche come Nippon Ishin no Kai).

Questo accordo ha reso la sua elezione “quasi certa”. Ma è qui che l’aritmetica si fa interessante e, per il nuovo governo, potenzialmente problematica. Analizziamo i numeri della Camera Bassa (465 seggi):

  • Maggioranza richiesta: 233 seggi
  • Seggi LDP (Takaichi): 196
  • Seggi JIP (Alleato): 35
  • Totale coalizione: 231 seggi

Il totale della coalizione (231) è, tecnicamente, sotto la maggioranza assoluta (233). Sebbene Takaichi abbia poi raccolto 237 voti personali (6 in più rispetto alla sua base di coalizione, evidentemente attingendo da indipendenti o “franchi tiratori”), il suo governo si basa su un patto che, da solo, non garantirebbe la stabilità.

Da Japan Times, gruppi parlamentari nella Camera giapponese. In rosso quelli di maggioranza

Si tratta, come da noi anticipato, di un governo conservatore con una maggioranza risicata. I due partiti guida dovranno mobilitare le proprie forze in continuità per assicurare la governabilità.

Formazione del governo: continuità LDP

Mentre il Giappone festeggia la novità della leadership femminile, la Takaichi, ex ministro della sicurezza economica e degli affari interni con quasi 30 anni di parlamento alle spalle, sta già formando il suo gabinetto.

Le prime indiscrezioni, tuttavia, smorzano gli entusiasmi innovatori. Non è prevista la presenza di alcun membro del JIP nell’esecutivo, nonostante il loro supporto sia stato decisivo. Questo suggerisce un accordo puramente esterno, forse meno stabile di un’alleanza organica.

Al contrario, ci si aspetta un forte ritorno della vecchia guardia LDP:

  • Yoshimasa Hayashi
  • Shinjiro Koizumi
  • Toshimitsu Motegi (ex Ministro degli Esteri)

Hayashi e Koizumi si sono dimessi martedì mattina dal precedente governo di Shigeru Ishiba, pronti a rientrare nei posti chiave. Sebbene Takaichi avesse promesso un alto numero di donne nel governo, i primi nomi che circolano sono tutti maschili e interni all’establishment del partito.

L’unica concessione agli alleati sembra essere la nomina di Takashi Endo (JIP), uno degli architetti della coalizione, come consigliere del Primo Ministro.

In sintesi, il Giappone ha sì una leader donna, ma il governo rimane saldamente nelle mani della corrente conservatrice dell’LDP, costretta a navigare a vista con una maggioranza che dipenderà, voto per voto, dalla lealtà di alleati esterni.

Domande e Risposte per i Lettori

1. Perché si parla di “maggioranza risicata” se Takaichi ha ottenuto 237 voti, superando la soglia di 233?

Perché la maggioranza parlamentare su cui si regge il governo (la coalizione LDP+JIP) conta solo 231 seggi, che sono meno dei 233 necessari. Il fatto che Takaichi abbia ricevuto 237 voti per la sua elezione significa che ha dovuto contare sul supporto “extra” di almeno 6 parlamentari (indipendenti o di altri partiti). Questo rende il governo potenzialmente instabile: Takaichi dovrà cercare questi voti esterni su ogni singolo provvedimento, non potendo contare su una maggioranza precostituita e solida.

2. Chi è Sanae Takaichi?

Sanae Takaichi è una politica veterana del Partito Liberal Democratico (LDP), il partito conservatore che governa il Giappone quasi ininterrottamente dal dopoguerra. È nota per le sue posizioni fortemente conservatrici e nazionaliste. Ha ricoperto diversi incarichi ministeriali importanti, tra cui quello di Ministro degli Affari Interni e, più recentemente, di Ministro per la Sicurezza Economica. Questa era la sua terza candidatura per la leadership dell’LDP, ed è la prima volta che riesce a ottenerla, diventando di conseguenza la prima donna premier del paese.

3. Il Japan Innovation Party (JIP) è entrato nel governo?

No. Nonostante l’accordo di coalizione con l’LDP sia stato fondamentale per far eleggere Sanae Takaichi, il testo riporta che nessun membro del JIP dovrebbe far parte del nuovo gabinetto ministeriale. Questo tipo di accordo (chiamato “appoggio esterno”) è comune ma più fragile di una coalizione piena. L’unica (parziale) concessione sembra essere un ruolo di consigliere per Takashi Endo del JIP, uno dei negoziatori dell’accordo.

Google News Rimani aggiornato seguendoci su Google News!
SEGUICI
E tu cosa ne pensi?

You must be logged in to post a comment Login

Lascia un commento