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Economia

Svezia: il governo vuole vietare il matrimonio fra cugini

In Svezia il governo vuole vietare il matrimonio fra cugini e neppure riconoscere quelli celebrati all’estero. Il motivo: impedire che le comunità di migranti si chiudano su se stesse, anche opprimendo le ragazze con matrimoni organizzati

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Il governo svedese sta prendendo in considerazione una modifica della legge che vieterebbe i matrimoni tra cugini, una mossa mirata principalmente a frenare questioni come l’oppressione dell’onore prevalente nelle comunità di immigrati.

La proposta, introdotta da investigatori del governo e in linea con le politiche stabilite nell’Accordo di Tidö, che ha facilitato la formazione dell’attuale governo, si estenderebbe anche ai matrimoni tra altri parenti stretti, come zii e nipoti.

Se approvato, il divieto potrebbe entrare in vigore già nel 2026.

Attualmente, la legge svedese vieta i matrimoni tra genitori e figli o tra fratelli e sorelle, anche se i fratellastri possono sposarsi con una deroga. I matrimoni tra cugini sono ancora legali, ma la situazione potrebbe presto cambiare.

Un’indagine nominata dal governo, iniziata nel settembre dello scorso anno, raccomanda ora di vietare i matrimoni tra cugini nell’ambito del Codice dei matrimoni, citando problemi sociali e sanitari.

Il divieto proposto ha implicazioni significative per le comunità di immigrati in Svezia, dove i matrimoni tra cugini sono molto più comuni. Sebbene questa sia difesa come una pratica culturale che privilegia i legami familiari, i funzionari governativi sostengono che questi matrimoni combinati aumentano il rischio di oppressione dell’onore, in particolare per le giovani donne e le ragazze.

Vietando i matrimoni tra cugini, ritengono di poter ridurre la probabilità di coercizione e altre forme di controllo all’interno delle strutture familiari.

Per evitare una scappatoia, un elemento chiave della proposta è che i matrimoni tra cugini celebrati all’estero non saranno riconosciuti in Svezia, indipendentemente dal legame dei coniugi con il Paese. In questo modo si vuole evitare che le coppie aggirino la legge svedese sposandosi all’estero e poi tornando in Svezia.

“Il divieto di riconoscimento sarà generale e riguarderà tutti i matrimoni tra cugini”, si legge nelle conclusioni dell’inchiesta, citate dall’emittente SVT, rafforzando l’obiettivo di contrastare l’oppressione basata sull’onore in tutti i contesti.

In Norvegia, una legge simile è stata promulgata l’estate scorsa, e i funzionari hanno sottolineato l’aumento del rischio di disturbi genetici e complicazioni di salute causati dalla consanguineità. Questi rischi includono tassi più elevati di nati morti e di mortalità infantile.

Oltre al divieto di matrimoni tra cugini, l’indagine suggerisce anche di eliminare l’attuale esenzione che consente ai fratellastri di sposarsi in determinate circostanze, proteggendo così meglio gli individui vulnerabili dalla coercizione.

Nei prossimi mesi è attesa la decisione finale sulle riforme che, se approvate, dovrebbero entrare in vigore nel 2026.


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