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Euro crisis

Svalutescion parte seconda

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Mercoledì 5 feb 2015;
esplodono a + 4.2% (dal +1.5% atteso) gli ordinativi alle fabbriche in Germania:
08:00 Ordinativi alle fabbriche Germania (Mensile) (Dic) 4,2% 1,5% -2,4%
ed è completamente all’opposto dello stesso dato relativo al mese di novembre:
Giovedì 8 Gennaio 2015
08:00 Ordinativi alle fabbriche Germania (Mensile) (Nov) -2,4% -0,7% 2,9%
(legenda: a sx Attuale, al centro Previsto, a dx Precedente)

Cosa è successo di così eclatante perchè in un mese la situazione si sia potuta capovolgere in modo così clamoroso?

Nulla di più semplice: in novembre il Q€ era lontano da divenire realtà, mentre in dicembre era oramai cosa certa: la mossa di Draghi, anche se ancora non svelava l’entità degli impieghi, avrebbe portato una sicura svalutazione monetaria nei confronti del dollaro USA e così la Germania ha messo istantaneamente in moto la sua potente macchina industriale, cominciando a produrre a tutto spiano essenzialmente prodotti per l’export.

Presto saranno disponibili anche i medesimi dati relativi all’Italia e mi aspetto grosso modo le stesse performance della Germania.

Quindi tutto bene e con il vento in poppa?
L’€uro-crisi è finita?
Riagganceremo finalmente una crescita degna di questo nome?

Per il mese di gennaio mi aspetto addirittura dati ancor migliori, poichè a dicembre si parlava di riacquisti di titoli di debito pubblico (Q€) per un importo pari a ca €600 miardi e invece Draghi, spiazzando un po’ tutti, ha quasi raddoppiato l’importo totale, pilotando così l’€uro a quota 1.15 sul dollaro (con un minimo di 1.11), il -17%  in un anno (min-max 52 settimane: 1.1098 – 1.3992) .

Sembra che adesso, di COLPO, tutti hanno SCOPERTO che un €uro più basso facilita l’export, ostacolando allo stesso tempo l’import (quello che vendi extra UE è più economico, mentre quello che compri da fuori EZ è più caro).
Ma non erano gli stessi che dicevano che la svalutazione della moneta è cosa brutta e cattiva?
Non sono gli stessi che hanno sempre tacciato l’Italia di scorrettezza poichè periodicamente svalutava la Lira per gli stessi suddetti motivi che oggi sembrano bellissimi e nobili?

Le cose miglioreranno per i comparti industriali dediti all’export: il nord Italia, quasi indistintamente, si avvantaggerà fortemente della “svalutescion” dell’€uro di celentaniana memoria, così come tutto il resto dell’€uro-pa a forte vocazione di export, a partire da Germania e Olanda, ma ciò non eviterà problemi che diverranno ancora più evidenti, oltre che all’interno di €Z, nelle diverse regioni degli stessi Paesi esportatori.

La Germania avrà un €uro ancora più competitivo e nei prossimi 2 anni distruggerà DEFINITIVAMENTE la U€, scavando un solco ancora più profondo con il resto di €uro-Zone.

Per quanto accadrà prossimamente, l’Italia potrebbe definitivamente spaccarsi in due:
da un lato un nord che riprende pian piano vigore e dall’altro un sud che sprofonda sempre più nella miseria e nell’oblio.

E anche in Germania potrebbe accadere qualcosa di simile, anche se in proporzione minore: diversi Land hanno poco da guadagnare da questa dinamica.

Come dice giustamente in quest’articolo (https://scenarieconomici.it/se-grecia-buttassimo-fuori-germania-antonio-maria-rinaldi/) il prof. Antonio M. Rinaldi, visto che non vi è altra possibilità, sarebbe giunta l’ora di accompagnare la Germania (e gli altri Pesi marco-centrici) fuori dalla U€ e dall’€uro.

Vi assicuro che basterebbe questo per riequilibrare le sorti del vecchio continente in un quinquennio.

Roberto Nardella


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