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Sud Sudan: finalmente può riprendere l’esporttazione di prezioso petrolio

Finalmente il Sud Sudan può riprendere la produzione di petrolio per inviarlo, attraverso il Sudan, verso Port Sudan. Un evento essenziale

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Dar Petroleum Operating Company (DPOC), il più grande operatore petrolifero del Sud Sudan, riprenderà la produzione di petrolio mercoledì dopo che il Sudan ha revocato la forza maggiore sul percorso dell’oleodotto che attraversa il Sudan e raggiunge Port Sudan sul Mar Rosso, ha dichiarato martedì il Ministro del Petrolio del Sud Sudan, Puot Kang Chol.

All’inizio del mese, il Sudan ha revocato la clausola di forza maggiore, che durava da 10 mesi, sui flussi di petrolio provenienti dal Sudan meridionale, senza sbocco sul mare, attraverso il Sudan, suo vicino a nord, a seguito di nuovi accordi di sicurezza e di un miglioramento delle condizioni di sicurezza. La Forza Maggiore era la dichiarazione di blocco al transito del petrolio.

Nel marzo 2024, il Sudan aveva dichiarato la forza maggiore sulle esportazioni di greggio dal Sudan meridionale, a seguito di una grave rottura nell’oleodotto che trasportava il greggio dal Sudan meridionale al porto del Sudan, in un’area caratterizzata da un’attiva attività militare.

Oleodotti del Sud Sudan verso Port Sudan

L’ultimo conflitto in Sudan è scoppiato nell’aprile 2023, quando le Rapid Support Forces (RSF), un gruppo paramilitare, hanno preso le armi contro l’esercito sudanese nella capitale Khartoum.

Con i nuovi accordi di sicurezza in vigore in Sudan, martedì il ministro del Petrolio del Sud Sudan ha scritto su X,
A nome del Ministero del Petrolio, sono lieto di annunciare la ripresa delle operazioni della Dar Petroleum Operating Company (DPOC) nei blocchi 3 e 7, a partire dall’8 gennaio 2025. In seguito alla risoluzione dei problemi legati alle condutture e alla sicurezza e alla revoca della forza maggiore, stiamo riavviando le operazioni con il pieno sostegno dei nostri partner internazionali, CNPC, SINOPEC e SSTO”.

Questo riavvio avrà un impatto positivo significativo sull’economia del Sudan meridionale”, ha aggiunto il ministro.
“DPOC e Bashier Pipeline Company (BAPCO) sono state incaricate di iniziare immediatamente le operazioni”.

Da quando è scoppiata la guerra in Sudan, le esportazioni di petrolio del Sud Sudan sono crollate. Il Paese ha faticato a far entrare i soldi nel proprio bilancio perché le esportazioni di petrolio, da cui dipende il 90% delle entrate statali, sono state bloccate dalla rottura dell’oleodotto sudanese, che attualmente è l’unico sbocco per la vendita del greggio del Sud Sudan.

Con la ripresa delle esportazioni petrolifere potranno fluire importanti risorse finanziarie a uno degli stati fra i più poveri al mondo.

 


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