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Subaru e i Droni “Loyal Wingman”: rivoluzione nell’aviazione militare giapponese
Subaru ha consegnato un drone “loyal wingman” sperimentale all’ATLA giapponese. Scopri come questa tecnologia innovativa rivoluzionerà la difesa aerea del Giappone, integrando droni avanzati con caccia pilotati e aprendo scenari di cooperazione tra paesi come l’Italia.

Subaru consegna un drone sperimentale per il futuro dell’aviazione militare giapponese
Il 9 luglio 2025, Subaru ha consegnato un dimostratore tecnologico di veicolo aereo senza pilota (UAV) all’Acquisition, Technology & Logistics Agency (ATLA) del Giappone, nell’ambito di un contratto di ricerca e sviluppo per velivoli di supporto a controllo remoto, noti come “loyal wingman”.
Questo prototipo, progettato, costruito e testato da Subaru, rappresenta un passo avanti nello sviluppo di droni destinati a operare in sinergia con caccia pilotati, aprendo nuove prospettive per la difesa aerea giapponese. Ora il veicolo sarà sottoposto a prove di verifica delle prestazioni da parte di ATLA, con Subaru che fornirà assistenza tecnica durante la fase di valutazione.

Il Fuji Heavy Industries (poi Subaru) Tacom, un primo drone realizzato negli anni novanta per testare il concetto
Tecnologie innovative per il volo autonomo
Il drone sperimentale di Subaru è stato progettato per validare due tecnologie chiave:
- un sistema di generazione autonoma del percorso di volo, in grado di calcolare e adattare rotte ottimali in tempo reale,
- un’interfaccia di controllo che permette ai piloti di gestire il drone direttamente dalla cabina di un aereo con equipaggio.
Queste capacità mirano a supportare il volo in formazione tra velivoli pilotati e non, in contesti tattici complessi. Le prove, che si terranno presso basi aeree a Kyushu e nel nord di Kyushu, valuteranno le prestazioni degli algoritmi di navigazione autonoma, i sistemi di controllo da cockpit e la capacità del drone di operare in coordinamento con aerei pilotati.
Subaru: un’esperienza consolidata
Subaru, nota per la sua lunga storia nel settore aerospaziale, vanta oltre 50 anni di esperienza nello sviluppo di UAV. Già negli anni 2000, l’azienda (allora Fuji Heavy Industries) ha lavorato su sistemi di autopilota assistiti da GPS, collaborando con Japan Radio e NEDO per adottare protocolli standard di evitamento delle collisioni per droni nel 2023.
Questa expertise ha permesso a Subaru di assumere un ruolo centrale nel programma ATLA, che include supporto tecnico per la raccolta dati, l’analisi e il perfezionamento del sistema durante le fasi di test.
Il concetto di Manned-Unmanned Teaming (MUM-T)
Il dimostratore fa parte di una roadmap a lungo termine di ATLA per il Manned-Unmanned Teaming (MUM-T), un concetto che prevede la cooperazione tra aerei pilotati e droni in missioni condivise. Questo approccio combina la capacità decisionale dei piloti umani con la resistenza, la versatilità e la ridotta esposizione al rischio dei sistemi senza pilota.
Il MUM-T consente maggiore copertura di sorveglianza, targeting più efficiente e una riduzione del carico operativo per i piloti. Il prototipo Subaru rappresenta la prima fase di questa visione, che punta a evolversi verso scenari in cui un pilota potrà gestire più droni contemporaneamente, fino a sciami completamente autonomi.
Prove e prospettive future
Le valutazioni iniziali si concentreranno su parametri tecnici come sicurezza, latenza di risposta e trasmissione dati in condizioni operative. Subaru supporterà ATLA nell’adattamento hardware e nell’analisi dei risultati, che potrebbero includere l’integrazione di funzioni di relè di comunicazione, sensori avanzati e coordinamento multi-veicolo. I prototipi futuri potrebbero esplorare ulteriori capacità, come il supporto a missioni di attacco o ruoli di ponte radio per comunicazioni e sensori.
Questo progetto si inserisce nel contesto della strategia giapponese per rafforzare le capacità di difesa aerea attraverso l’integrazione di sistemi pilotati e non. I droni sviluppati nell’ambito del programma potranno svolgere ruoli di supporto in missioni di sorveglianza, comunicazione o attacco, contribuendo a una maggiore endurance operativa e a una gestione distribuita delle operazioni aeree.
Il programma si affianca ad altre iniziative di ATLA, come la modernizzazione dei caccia, lo sviluppo di piattaforme ad ala rotante di nuova generazione e la partecipazione al Global Combat Air Programme (GCAP), oltre a collaborazioni con gli Stati Uniti sull’intelligenza artificiale per applicazioni UAV. Nel quadro GCAP, che vede la partecipazione anche di Italia e Regno Unito, questo progetto potrebbe coinvolgere anche l’Italia e proporsi come il Loyal Wingman della famiglia del GCAP anche per gli altri paesi.
Verso un futuro di innovazione
Il dimostratore di Subaru è un tassello fondamentale per il futuro dell’aviazione militare giapponese, in un contesto di crescenti sfide alla sicurezza regionale. La capacità di integrare droni avanzati con aerei pilotati non solo aumenta l’efficienza operativa, ma apre la strada a un’architettura di difesa aerea più connessa e resiliente. Con il supporto di Subaru e l’impegno di ATLA, il Giappone si posiziona come leader nell’innovazione tecnologica militare, pronto a rispondere alle esigenze di un panorama strategico in rapida evoluzione.
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