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Economia

Studio Esclusivo: l’Italia ha pagato 3.447 miliardi di interessi dal 1980 (213% del PIL)

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Facciamo seguito allo studio esclusivo fatto nel 2013, ed aggiorniamolo cogliendo l’occasione della rivisitazione del dati del PIL da parte dell’ISTAT, includendo i dati del 2013 e 2014. Abbiamo ricostruito i dati di PIL, Debito Pubblico, Deficit Pubblico, Saldo Primario (differenza tra  entrate ed uscite della PA al netto degli interessi) e Spesa per interessi dal 1980 al 2014.

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Guardando i dati si nota:

 1) IL DEBITO PUBBLICO HA AVUTO UNA FORTE CRESCITA SPECIE DOPO IL 1981, DATA DEL DIVORZIO TRA BANCA D’ITALIA E TESORO, E PASSA DAL 56% AL 117% NEL 1993

 2) LA SPESA PER INTERESSI ESPLODE SUBITO DOPO IL DIVORZIO TESORO-BANKITALIA E PASSA DAL 4% A QUASI L’8% DEL PIL IN MENO DI 4 ANNI (1981-84) 

3) IL DEFICIT ESPLODE NEGLI ANNI 80 CONSEGUENTEMENTE A 2 PRECISI FATTORI:  INCREMENTO INCONTROLLATO SPESA PER INTERESSI (vedi sopra) ED INCREMENTO SPESA PUBBLICA CORRENTE TRA ANNI 70 ED 80.

 

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Dal 1993 al 2014 il saldo cumulato positivo del saldo primario e’ di ben il 52% del PIL, equivalente a 840 miliardi di euro (a valore riportato al 2014), cifra che non ha pari tra i grandi paesi occidentali.

Ma allora, se abbiamo accumulato un saldo primario tanto gigantesco, perche’ il Debito Pubblico resta iperbolico?  

L’ITALIA HA PAGATO TRA IL 1980 ED IL 2014 LA BELLEZZA DI 3.447 MILIARDI DI EURO EQUIVALENTI (al 2014) DI INTERESSI, PARI AL 213% DEL PIL (del 2014), UNA CIFRA DI PROPORZIONI ENORMI.

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In estrema sintesi, dal 1992 ad oggi IL DEBITO PUBBLICO E’ PASSATO DAL 101,4% AL 131,9%, nonostante il fatto che, tra il 1992 ed il 2014:

– ABBIAMO PAGATO 2.393 MILIARDI DI INTERESSI (valori attualizzati al 2014)

– ABBIAMO REALIZZATO SALDI  PRIMARI ATTIVI PER 840 MILIARDI   (valori attualizzati al 2014), CIFRA CHE NON HA EGUALI IN EUROPA

In questi 23 anni, l’Italia ha comunque fatto enormi sacrifici, con risultati sul fronte del risanamento nulli (considerato che il Debito Pubblico e’ a valori Record nel 2014, ed ha un trend irrimediabilmente crescente), e straordinariamente negativi sul fronte della crescita (il PIL e’ agli stessi livelli di 15 anni fa, e la disoccupazione e’ su valori record, mai registrati in precedenza).

 

GPG e la Redazione di Scenarieconomici.it


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