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STIAMO SPIANDO LA RUSSIA: Volo USA -Italia nell’ambito dei trattati Open Skies

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In questo momento un nostro aereo da ricognizione OC 135 B Open Skies (o meglio americano, ma cogestito)  sta volando sopra i cieli russi in una missione di osservazione, praticamente di spionaggio consentito, nell’ambito del trattato Open Skies, e la sua missione terminerà il 2 agosto.  Il trattato, firmato negli anni 50, ma rimasto dormiente fino alla fine degli anni 80, prevede la possibilità di voli di ricognizione di un paese su un altro, con ovviamente preavviso dell’effettuazione degli stessi.

Questo volo italo americano viene a seguire un equivalente volo russo di circa una settimana fa sul nostro paese, ed è di poco successivo ad un’operazione di ricognizione russa sul Canada e sulla Norvegia,

L’accordo Open Skies prevede la possibilità di utilizzare un ampia gamma di videocamere, sensori e radar nelle operazioni di controllo. Dato che il tipo di materiale utilizzato deve essere comunicato abbiamo un’idea del tipo di sensori che sono utilizzati dai russi:

Naturalmente l’efficacia, soprattutto per i sensori IR infrarossi, dipende dall’altezza a cui volano gli aerei, come si può vedere dalla seguente immagine.

 

 

I russi ad esempio hanno un’idea di cosa si svolge nella famosa “Area 51” perchè i loro trasvoli hanno riguardato anche quest’istallazione, come ha riguardato altre basi USA dove vengono testati prototipi o veicoli.

Quindi si tratta di un’attività di spionaggio svolta a fin di bene, che appare superata nell’epoca dei satelliti, ma serve a costruire un rapporto di fiducia reciproca fra le parti, cioè qualcosa che è necessario mantenere soprattutto quando le tensioni sono molto forti, e colpiscono varie regioni del globo.

 


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