Esteri
L’arroganza del clan: Jill Stein (1% dei voti) pensa di diventare presidente USA e chiede il riconteggio in Wisconsin
Sembra incredibile: Jill Stein l’attivista verde che a livello nazionale ha preso meno voti (1%, nel Wisconsin un insignificante 1.1%) chiede il riconteggio delle schede elettorali, forse pensando di vincere.
Pur non votando negli States, ben conscio dell’importanza americana negli equilibri mondiali, in tempi non sospetti e con il rispetto dovuto ad un paese straniero ed anche amico, mi sono schierato per Trump senza dubbio alcuno; i ben ponderati primi passi del presidente eletto giustificano appieno la mia fiducia. Il motivo del mio dichiarato supporto è ben riassunto nei magheggi a cui il clan Clinton ci ha abituati e che vediamo oggi nel malcelato tentativo del Clan di ribaltare il risultato delle urne. Oggi Jill Stein dimostra la sua vera essenza oltre che la sua ragion di esistere e si fa portavoce del dissenso anti Trump con lo scopo di disarcionare il presidente eletto e far eleggere Hillary Clinton.
Permettetemi, Vergognoso.
Il tycoon newyorkese ha dovuto superare mille ostacoli in queste presidenziali, ha avuto la stampa totalmente contro, i media partigiani e manipolatori che influenzavano le masse con sondaggi farlocchi (come abbiamo ben dimostrato in passato), la creazione di un candidato di facciata (Johnson) finanziato dai suoi avversari per rubargli voti. Il Presidente invece ha vinto, contro tutto e contro tutti, pensate che con lui i Repubblicani avrebbero vinto anche nello stato più Dem d’America, il Minnesota, se si considerano i voti di Johnson e Trump aggregati vs. Clinton più Stein. Un grande.
In questo contesto Jill Stein viene finalmente allo scoperto: anche lei era una pedina nel tentativo di vincere le presidenziali da parte dei Dem, peccato siano stati fatti male i conti.
Oggi il clan uscente (Clinton) si dichiara nella sua vera essenza, quella del mescolare nel torbido, proprio non ha digerito la sconfitta. Andiamo avanti e vedremo cosa succederà.
Facile prevedere che, grazie ad un finanziamento ottenuto “col crowdfunding” da parte dell’ “importante” partito di Jill Stein (scommetto che i finanziatori saranno gli stessi della campagna di Hillary) entro domani verrà chiesto il riconteggio in Wisconsin ed entro mercoledì prossimo verrà fatta la stessa cosa in Pennsylvania e Michigan. Ossia si punta a ribaltare il risultato delle urne. Naturalmente – e non scherzo – il motivo del riconteggio sarà che sono state potenze straniere a taroccare il voto americano, certamente sarà stato Putin in persona…. Miserabile paradosso, vogliono la terza guerra mondiale a tutti i costi (in verità è soprattutto per evitarla che ho sempre sperato in una vittoria di Trump).
Forse ora si capisce perchè sono stato assolutamente silente nel post elezione USA: i giochi non erano e non sono ancora fatti. Ecco perchè The Donald si è circondato di militari, forse ora capite la ratio (per evitare proprio quello che sta succedendo in queste ore, alla fine in un vuoto di potere vince chi ha le forze armate dalla sua parte, qualcuno dovrebbe andare a guardare chi è il fratello della futura ministro USA DeVos [alll’Educazione], …).
Ora i passaggi cruciali per Donald Trump sono sostanzialmente tre: il primo è vincere il riconteggio, il secondo ottenere la nomina a Dicembre da parte dei delegati, il terzo prendere potere a Gennaio prossimo.
Il passaggio più critico sarà la nomina alle votazioni dei delegati di Dicembre prossimo: sono quasi certo che ci sarà il tentativo – pagando – di giustificare un mancato voto dei delegati a Trump con supposti brogli nel processo elettorale nei tre stati sopra citati.
A quel punto, anzi da oggi a tale data, l’appoggio dei militari sarà essenziale. Facendo io il complottista per una volta, forse i mercati stanno salendo perchè conoscono il piano, ora si va su per crollare a dicembre….
Tempi interessanti ci aspettano. E non mi si dica più che l’Italia è una repubblica delle banane, a vedere quello che sta capitando agli altri quanto meno siamo in buona compagnia.
Mitt Dolcino
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