Attualità
Stati generali: ci aspetta il Regime del Terrore?
Curioso che questo governo di pupazzi inesperti abbia pescato un’espressione come gli “stati generali” per organizzare il bilderberg nazionale, con l’obiettivo di spogliare e liquidare definitivamente l’Italia. Basti infatti ripassare la storia per capire che il parallelismo potrebbe essere molto più azzeccato di quanto non si possa pensare.
Gli Stati generali furono più volte convocati dai regnanti francesi come metodo per imporre gabelle, tasse, oppressioni a vantaggio dei creditori, che il parlamento non voleva adottare. L’ultima volta lo furono nel 1789, sotto Luigi XVI, per affrontare il degrado finanziario, economico e sociale in seguito agli sperperi dovuti al finanziamento della guerra d’Indipendenza americana e furono il primo atto della Rivoluzione francese.
Si può dire che furono convocati per conto e in nome dei creditori privilegiati dell’enorme debito cumulato dalla Francia così come questi stati generali lo sono dai grandi argentiers del mondo che vogliono far pagare all’Italia, “in natura”, un debito per definizione non rimborsabile.
La questione era finanziaria allora come oggi. Nel 1787 la Francia era in bancarotta, con prestiti pari a 1646 milioni di sterline e un deficit annuale di 46 milioni così come all’Italia viene continuamente ricordato l’importo di un debito pubblico elevato da “rimborsare” e viene costantemente minacciata contro qualsiasi forma di spesa in deficit.
Gli argentiers, per garantirsi il rimborso del loro credito, ne approfittarono per cambiare tutto per non cambiare nulla. Un grande reset, di cui parla anche il FMI, imposto con l’aiuto della shock economy, secondo l’espressione consolidata della Naomi Klein, ripresa beffardamente da Colao capo della task force finanze, per il suo piano “tecnico” di “ripresa” del paese.
Ridendo e scherzando, blablatando, mentre tutto il comparto produttivo italiano e il turismo sono in preda a un ictus indotto, il “premier” parla di progetti di cambiamento dell’Italia, digitalizzazione e green, borse di studio ecc, parla di tutto TRANNE CHE DI RISARCIRE le piccole micro e medie aziende, i piccoli commerci, gli artigiani, i ristoratori e gli operatori del turismo CHE RIMANGONO IN MUTANDE e di rimborsare i poveri imprenditori che hanno avanzato e che ancora stanno anticipando ai loro dipendenti, quelli che possono, la cassa integrazione al posto dell’INPS e dello Stato.
Blablabla, quaquaraqua, catimini, il Re Luigi XVI, che finirà ghigliottinato (1793) prima del Regime del Terrore portato avanti da Robespierre per fare epurazione di qualsiasi elemento contrario alla “rivoluzione”, liberale, del laissez-faire, a vantaggio dei creditori, trova parallelismo in Conte con la convocazione degli Stati generali per consolidare il rimborso del debito non solo in forma di patrimonio ceduto ma, quel che è peggio, potenziando il controllo e il ricatto sui sudditi con la “digitalizzazione”. E come all’epoca del reset francese, rischiamo un regime del Terrore che potrà assumere la forma di una militarizzazione della salute per imporci il passaporto “vaccinale” e la messa a ferro e a fuoco dell’Italia, con la reazione di quella fascia della popolazione che avrà – se riuscirà – ancora la possibilità di reagire, e che non concorderà con le ulteriori cessioni di sovranità e patrimoniali della “riprogrammazione” dell’Italia per conto dei suoi creditori, ogni volta richiamata con la parola vaga “digitalizzazione”.
Alla conferenza stampa del 21 giugno (sotto), a una domanda dell’Ansa sul rimborso della Cassa integrazione che non arriva e sul rifinanziamento ai Comuni, se non sia il caso di fare altro decreto per accelerare lo stanziamento di 10 miliardi, il Re ha risposto:
“voi mi state premendo su singole misure, singole decisioni, che ancora non abbiamo preso“.
Dopo 4 mesi dall’annuncio ufficiale dell’epidemia, si permette di dire che non hanno ancora deciso come pagheranno la cassa integrazione e come risarciranno i comuni, ma indica la “salvezza” nelle partite di giro truffaldine con l’UE, il Recovery Plan, che non esiste ancora e che sarà solamente per il 2021.
Nel frattempo possiamo morire tutti, tutti coloro che costituiscono l’anima di questo paese, che ne hanno reso grande il nome.
Perché stiamo assistendo alla distruzione controllata e premeditata del tessuto socioeconomico italiano – dovrebbe essere sotto gli occhi di tutti – per mano di un governo di burattini al soldo dell’Organizzazione mondiale della Sanità, della Melinda e Bill Foundation, di GlaksoSmith, dell’Unione europea che ne ha adottato acriticamente i piani mondialisti, della Microsoft, della Visa, dei GAFAM (Google, Amazon, Facebook, Apple, MSN) e dei mandarini cinesi completamente accordati con questi. Questi sono i grandi argentiers che stanno imponendo appunto il “cambio di regime” dagli Stati nazionali allo “stato mondiale” della casta dell’1%, il consolidamento del debito stringendoci nella morsa del controllo totale digitale, e lo chiamano “cambio di paradigma”.
Mentre è solo il solito vecchio arcaico paradigma. Quello del debito e del ricatto.
La Rivoluzione francese spazzò via l’assolutismo della Monarchia per introdurre il liberalismo, i diritti dell’uomo, il potere del parlamento, così come questa demolizione controllata punta alla distruzione degli Stati nazionali, per introdurre il nazicomunismo cinese, la distruzione dei parlamenti nazionali, della dignità delle classi politiche e la digitalizzazione totale attraverso la quale delle monadi potranno “votare” online con semplici click. E lo stanno facendo aizzando la rivalsa degli africani o la finta uguaglianza “digitale” per tutti, come pure il rafforzamento del fanatico estremista e pericoloso movimento “antifa”.
In questa guerra totale dell’élite mondiale contro popoli inermi, e spesso ignari, non la passeranno liscia neanche loro, perché tutte le mosse poste in essere nel contesto di questa finta pandemia, avranno conseguenze letali per tutti, compreso per loro, che spero questa volta non la passino liscia.
Nforcheri 28/06/2020
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