Economia
Starmer, la cessione delle Isole Chagos costa 10 volte di più: 35 miliardi di sterline. Un regalo a un alleato della Cina?
Documenti ufficiali svelano il costo reale della cessione delle Isole Chagos a Mauritius: quasi 35 miliardi di sterline, non i 3,4 comunicati. Un’operazione che, oltre al salasso per i contribuenti, cede un asset strategico a un paese vicino alla Cina, sollevando accuse di inganno contro il governo Starmer.

L’accordo del governo di Sir Keir Starmer per la cessione delle Isole Chagos si sta rivelando un salasso per i contribuenti britannici di proporzioni ben maggiori rispetto a quanto dichiarato. Documenti ufficiali, ottenuti tramite il Freedom of Information Act e ripresi dal quotidiano Telegraph, rivelano che il costo reale dell’operazione per cedere il Territorio Britannico dell’Oceano Indiano a Mauritius ammonta a quasi 35 miliardi di sterline. Una cifra dieci volte superiore ai 3,4 miliardi di sterline precedentemente comunicati dal Primo Ministro, sollevando pesanti accuse di aver ingannato il Parlamento e l’opinione pubblica.
Il fulcro dell’operazione non è solo finanziario, ma profondamente strategico. Con questo accordo, il Regno Unito non solo cede la sovranità su un arcipelago di importanza cruciale, ma lo fa a favore di Mauritius, un paese che intrattiene rapporti sempre più stretti con la Cina. Il tutto, pagando una cifra esorbitante per affittare una base militare, Diego Garcia, che era già sotto il suo controllo. In pratica, Starmer riesce nell’impresa di pagare miliardi per regalare un asset strategico.
Un “trucco contabile” per nascondere i costi
L’enorme discrepanza tra le cifre è il risultato di quello che i critici definiscono un “trucco contabile”. Il documento del Government Actuary’s Department mostra che la stima iniziale del costo, in termini nominali, era di 34,7 miliardi di sterline. Questa cifra è stata poi drasticamente ridotta attraverso due passaggi.
In primo luogo, il costo è stato abbassato a 10 miliardi di sterline per tenere conto di un tasso di inflazione annuo stimato del 2,3% su un periodo di 99 anni, il periodo di affitto delle Isole già concordato. Successivamente, è stato applicato un ulteriore sconto utilizzando il “Tasso di Preferenza Temporale Sociale” del Tesoro, un principio contabile secondo cui il denaro speso oggi ha più valore di quello destinato a spese future.
Questo metodo, sebbene tecnicamente lecito per alcuni progetti a lungo termine, ha permesso di presentare al pubblico una cifra finale inferiore del 90% rispetto al valore effettivo dei pagamenti che il Regno Unito dovrà versare a Mauritius nel prossimo secolo. I ministri laburisti si trovano ora accusati di aver deliberatamente fuorviato il Parlamento, soprattutto dopo che Starmer, a febbraio, aveva definito “assolutamente fuori misura” le stime che parlavano di costi tra i 9 e i 18 miliardi di sterline.
I dettagli dell’accordo e le accuse di inganno
Secondo i termini del trattato, il Regno Unito pagherà 165 milioni di sterline all’anno per affittare la base di Diego Garcia per i primi tre anni. Successivamente, il canone scenderà a 120 milioni di sterline all’anno, indicizzato all’inflazione a partire dal quattordicesimo anno. A questo si aggiunge un pagamento una tantum di 40 milioni di sterline a un “fondo chagossiano”, portando il totale in termini di cassa a 34,7 miliardi di sterline.
Dame Priti Patel, Segretario agli Esteri ombra, ha duramente attaccato il governo: “Invece di ammettere i costi, i laburisti hanno usato un trucco contabile per sostenere che l’importo fosse di soli 3,4 miliardi di sterline. Sapevamo tutti che si trattava di un accordo terribile, ma per mesi i ministri hanno cercato di nascondere le cifre reali”.
Fonti del Foreign Office hanno insistito sul fatto che si tratta di un calcolo “standard” per la spesa pubblica a lungo termine, negando ogni tentativo di “insabbiamento”. Tuttavia, altri progetti annunciati dal governo laburista non hanno utilizzato lo stesso metodo, suggerendo un’applicazione selettiva dei principi contabili per rendere l’accordo sulle Chagos più appetibile.
Un errore strategico e un vantaggio per Mauritius
Al di là del costo finanziario, che equivale a dieci portaerei di classe Queen Elizabeth o a più della metà del budget annuale per le scuole, la critica principale riguarda la valenza geopolitica dell’accordo. La base di Diego Garcia è essenziale per la sicurezza del Regno Unito e dei suoi alleati, in particolare degli Stati Uniti.
Cedere la sovranità su questo territorio a Mauritius, un paese sempre più nell’orbita di Pechino, è visto come un grave errore strategico. Mentre i contribuenti britannici si preparano a finanziare questo accordo, il governo di Mauritius ha già annunciato di poter ridurre il proprio debito, tagliare le imposte sul reddito e l’IVA. In sostanza, la politica di Starmer finanzia i tagli fiscali in un paese straniero, mentre in patria si prospettano nuove tasse.
Kemi Badenoch, leader dei Tory, ha commentato: “È già abbastanza grave che la cattiva gestione economica di Starmer e Reeves abbia creato un buco di 50 miliardi di sterline nelle finanze pubbliche. Ora la nostra ricerca ha scoperto che la resa sulle Chagos costa al paese altri 35 miliardi. È chiaro: quando i laburisti negoziano, la Gran Bretagna perde”. Un’umiliazione diplomatica che, secondo i critici, rende la Gran Bretagna lo zimbello della comunità internazionale.
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