Conti pubblici
Stangata invernale: il freddo e il caro-gas fanno esplodere le entrate dello Stato
Scopri come l’inverno rigido e i prezzi del gas hanno causato un’impennata record delle entrate per lo Stato. I dati MEF svelano il boom delle accise (+42,5%) e dell’IVA sulle bollette.

Un inverno più rigido e prezzi del gas ancora elevati si sono rivelati un’inaspettata manna dal cielo per le casse dello Stato.
Nel primo quadrimestre del 2025, le entrate tributarie hanno registrato un’impennata, trainate da un meccanismo tanto semplice quanto gravoso per i cittadini: il freddo ha spinto i consumi di gas per il riscaldamento, facendo volare gli incassi delle accise, mentre i prezzi elevati della materia prima hanno gonfiato il gettito IVA. Un paradosso che vede le bollette dei cittadini trasformarsi direttamente in un tesoro per l’erario.
Il Doppio Effetto che Gonfia le Casse Pubbliche
I dati rilasciati dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) nel suo ultimo bollettino sono eloquenti. Le entrate tributarie totali hanno toccato i 173,7 miliardi di euro (+4,1%), ma è nel dettaglio delle imposte indirette che si svela la dinamica più interessante.
Il vero e proprio boom deriva da due fattori concatenati
Aumento dei Consumi (Effetto Accise): Un inverno più freddo del precedente ha costretto famiglie e imprese a un maggior utilizzo del riscaldamento. Poiché le accise sul gas naturale sono calcolate sulla quantità consumata (al metro cubo), l’aumento dei consumi si è tradotto in un’esplosione del gettito. I dati parlano chiaro: l’incasso dall’accisa sul gas naturale è schizzato a 778 milioni di euro, segnando un incredibile +42,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Aumento dei Prezzi (Effetto IVA): L’Imposta sul Valore Aggiunto (IVA) si applica sul valore totale della fattura. Con i prezzi del gas che si sono mantenuti su livelli sostenuti, la base imponibile per l’IVA è risultata più alta. Questo ha spinto il gettito IVA complessivo a quasi 51 miliardi di euro (+2,8%), contribuendo in modo decisivo alla crescita delle entrate indirette, che hanno raggiunto i 75,73 miliardi (+4,2%).
In sostanza, i cittadini hanno pagato di più non solo per consumare di più (a causa del freddo), ma anche perché il valore stesso di quel consumo era più alto, generando un doppio vantaggio per lo Stato.
Il Contesto Generale delle Entrate
Sebbene il focus sia sul settore energetico, il bollettino del MEF evidenzia una crescita generalizzata. Le imposte dirette salgono a 97,96 miliardi (+4,1%), con un notevole balzo dei versamenti dei lavoratori autonomi (+11,5%). Anche il settore dei giochi contribuisce con 2,74 miliardi (+6,3%). Tuttavia, è l’andamento delle imposte sui consumi energetici a delineare lo scenario più drammatico: una “tassa climatica” di fatto, dove un inverno rigido non solo aumenta le spese per i cittadini ma rimpolpa, come mai prima, le casse dello Stato.
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