Economia

Stangata a Milano: Area C a 10€ per tutti, elettriche incluse. Cittadini limoni da spremere, ma lo hanno scelto loro

Una nuova proposta a Milano punta a estendere e rincarare i pedaggi urbani. L’idea è di portare Area C ad almeno 10 euro, eliminando le esenzioni per auto elettriche e ibride e la sosta gratuita. Nel mirino anche l’Area B, che potrebbe diventare a pagamento. Una soluzione per il traffico o solo un modo per fare cassa?

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Di fronte a un traffico paralizzante e a un inquinamento fuori controllo, con tram e autobus che viaggiano a una lentezza esasperante e le polvere sottili che non calano, a Milano è arrivata la geniale proposta di un consigliere di maggioranza per risolvere la situazione. La soluzione, in sintesi, è semplice e fulminante: pagate tutti, pagate di più.

Il consigliere Enrico Fedrighini, dopo un anno di analisi, ha partorito la sua visione per la mobilità milanese. Di fronte a dati impietosi – indice di congestione in aumento, velocità media del trasporto pubblico da lumaca (9 km/h) e PM10 alle stelle – la proposta non è quella di potenziare radicalmente i servizi o creare alternative reali, ma di rendere la vita ancora più difficile e costosa per chiunque usi un’auto.

Questa proposta, c’è da scommetterci, verrà presa in serissima considerazione da un’amministrazione comunale perennemente affamata di denaro. L’idea di trasformare ogni automobilista in un bancomat ambulante è troppo allettante per essere ignorata. La logica è ferrea: se le casse piangono, basta spremere ancora un po’ i cittadini.

 

La svolta: punire anche chi ha scelto l’elettrico

Il cuore della proposta è rendere Area C più cara (almeno 10 euro) e farla pagare a tutti, compresi i veicoli elettrici e ibridi. Ma non finisce qui: per chi ha speso decine di migliaia di euro per acquistare un’auto a zero emissioni, arriva un ulteriore “premio”: l‘eliminazione della sosta gratuita. Evidentemente, il contributo alla riduzione dello smog vale fino a quando non si può monetizzare anche quello. Chi ha creduto nella transizione ecologica, investendo i propri risparmi, viene così ringraziato con un sonoro aumento delle spese. La beffa è servita.

Non contento, il consigliere propone di introdurre un pedaggio anche per l’Area B, la vasta zona che oggi vieta solo l’ingresso ai veicoli più vecchi. Presto, potrebbe diventare un’ulteriore barriera a pagamento per tutti, ma una fonte di denaro per le casse del Comune.

Milano NON è Londra (fonte Unsplash)

Milano sogna Londra, ma si sveglia in Tangenziale

Il modello ispiratore, citato con ammirazione, è quello di Londra. Un paragone che rivela tutta l’esterofilia di una certa sinistra, incapace di guardare alla propria realtà. Milano non è Londra: non ha la stessa rete di trasporti pubblici capillare ed efficiente, né la stessa struttura urbana né la srtesse estensione e popolazione. Importare un modello di tassazione senza importare il livello dei servizi è semplicemente un modo per far cassa sulla pelle dei cittadini, mascherando l’operazione come una grande iniziativa ecologista.

Mentre a Londra i proventi della congestion charge hanno finanziato centinaia di nuovi bus e migliaia di chilometri di piste ciclabili e preferenziali, a Milano il rischio è che queste nuove entrate finiscano nel grande calderone del bilancio comunale, senza un impatto reale e visibile sulla qualità dei trasporti.

La soluzione finale per la sinistra: il Metodo Barbarossa

Proseguendo su questa strada, dove ogni misura si traduce in un nuovo balzello e ogni problema in una nuova restrizione, la soluzione finale di Sala e del Centrosinistra per eliminare traffico e inquinamento a Milano rischia di essere quella già sperimentata da Federico I, il Barbarossa. Nel XII secolo, l’imperatore risolse i problemi di Milano radendola al suolo e deportandone la popolazione.

Dopotutto, la logica è impeccabile: l’unico modo per avere una città senza traffico, senza inquinamento e senza lamentele è avere una città senza abitanti. La Sinistra ZTL odia il prossimo a tal punto da non tollerare i disagi minimi legati alla sua presenza. Il risultato migliore per lei è vivere in un deserto.

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