Economia
Senegal, terra d’oro: scoperti giacimenti molto promettenti di metalli preziosi che promettono cambiamenti profondi
In Senegal sono stati trovati diversi importanti strati auriferi, che promettono di rivoluzionare la produzione d’oro del paese
Cora Gold Limited, una società di esplorazione focalizzata sull’Africa occidentale ha emesso un comunicato che apre grosse aspettative per il mercato aurifero. . Nel suo progetto di Madina Foulbé, nel cuore del Senegal orientale, l’azienda ha intercettato un vasto e promettente sistema aurifero che mostra un potenziale “trasformativo” dell’estrazione d’oro in questa area del mondo, e nello specifico nel Senegal, con importanti ricadute in tutto il mondo.
Il progetto si trova in una posizione strategica: la “Mako Gold Belt“, una cintura geologica già nota per ospitare depositi d’oro di livello mondiale. Gli addetti ai lavori la chiamano “elephant country” (la terra degli elefanti), un termine gergale per indicare un’area dove è possibile trovare giacimenti giganti. La vicinanza a miniere già operative e di grande successo ha sempre reso Madina Foulbé un’area di grande interesse, ma i recenti dati hanno superato le aspettative.
I risultati che accendono gli investitori
Il culmine della recente campagna di perforazione è stato un ritrovamento eccezionale: un’intersezione di 10 metri con una concentrazione media di 4,41 grammi di oro per tonnellata ( Au). Per dare un’idea, nell’industria mineraria valori superiori a 1-2 sono già considerati promettenti. Un risultato del genere, su uno spessore così consistente, è un segnale di altissima qualità e di potenziale altissimo rendimento del giacimento.
C’è un altro elemento molto interessante. In gergo tecnico si dice che il foro “è terminato nella mineralizzazione”. In parole semplici: la trivella si è fermata mentre stava ancora attraversando la roccia contenente oro. Questo suggerisce che il giacimento è molto più profondo e vasto di quanto perforato finora. Che ben il 50% dei fori si sia concluso in questo modo ha dato il via a un’ondata di ottimismo.
I dati hanno permesso di delineare un sistema ricco d’oro su un’area di 2,3 km per 2,3 km, confermando che non si tratta di un piccolo filone isolato, ma di un sistema geologico complesso e di grande scala.
Una mappa del tesoro con quattro “X”
Il team di geologi di Cora Gold, guidato da Murray Paterson, ha identificato quattro aree principali ad alto potenziale, tutte caratterizzate da ampie “anomalie” d’oro nel suolo, che agiscono come un’impronta digitale della presenza del metallo prezioso in profondità.
- Tambor: È l’area più grande e quella dove sono avvenute le perforazioni del 2024. Oltre ai risultati eccellenti, le nuove analisi del suolo hanno rivelato la presenza di arsenico, un “elemento tracciante” che spesso accompagna l’oro, indicando nuove zone ad altissima priorità ancora da esplorare.
- Tombolo South: Un’anomalia che si estende per oltre 3 km, con due zone di interesse mai perforate.
- Madina e Diombalou: Altre due vaste aree che mostrano oro in superficie e sono strutturalmente collegate a corridoi geologici noti per la loro ricchezza, ma rimangono completamente inesplorate in profondità.
“Stiamo vedendo segnali molto incoraggianti di sistemi auriferi significativi”, ha commentato Paterson, sottolineando come l’obiettivo Tambor da solo sia “un segnale estremamente promettente di ciò che potrebbe trovarsi in profondità”.
Cosa succede ora?
Mentre il progetto di punta della società rimane Sanankoro, in Mali, non molto lontani d questi in Senegal, i risultati di Madina Foulbé aprono uno scenario di crescita esplosiva. L’uso di tecnologie moderne, come analizzatori portatili a raggi X (P-XRF), sta permettendo al team di mappare la geochimica del terreno in modo rapido ed economico, per definire con precisione chirurgica i prossimi punti da perforare.
Bert Monro, CEO di Cora Gold, ha espresso grande fiducia: “Il lavoro a Madina Foulbé continua a mostrare il potenziale promettente di un grande sistema ricco d’oro. Questi risultati presentano per l’azienda un potenziale di esplorazione che potrebbe essere trasformazionale”.
Il mercato ora attende con ansia le prossime fasi di esplorazione. Se i risultati futuri confermeranno anche solo in parte quanto emerso finora, il Senegal potrebbe presto celebrare la nascita di un nuovo, importante polo minerario. Il paese dell’Africa Occidentale già esportava 1,07 miliardi di dollari in oro nel 2023,
Domande e Risposte
1. Perché un ritrovamento di 4,41 g/t Au è così importante?
È considerato un risultato di alto grado. Molte miniere operative nel mondo estraggono oro con concentrazioni inferiori a 1,5 g/t. Trovare 4,41 g/t su uno spessore di 10 metri indica una roccia molto ricca, che potrebbe essere estratta in modo redditizio. È un segnale forte che giustifica ulteriori e più costosi investimenti per definire la dimensione totale del giacimento.
2. Cosa significa che il foro “è terminato nella mineralizzazione”?
È uno degli esiti più desiderabili nell’esplorazione. Significa che non è stato trovato il limite inferiore del giacimento d’oro. La mineralizzazione continua più in profondità di dove la trivella è arrivata. Questo crea un enorme potenziale “verticale”: il giacimento potrebbe essere molto più grande e profondo di quanto attualmente misurato, aumentando drasticamente il potenziale valore totale della scoperta.
3. Perché la posizione in “elephant country” rende la notizia più interessante?
Essere in una regione geologica nota per ospitare depositi giganti (“elefanti”) aumenta la probabilità statistica che una nuova scoperta possa essere anch’essa di grandi dimensioni. È come trovare un indizio di un tesoro in un’area dove sono già stati scoperti forzieri enormi. Il contesto geologico favorevole agisce da moltiplicatore di fiducia per gli investitori e gli esperti del settore, suggerendo che Cora Gold non ha trovato un evento isolato, ma potrebbe aver toccato un altro “elefante”.
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