Conti pubblici
Spread Btp Bund sotto 80 punti, come nel 2008

A guardare i dati finanziari con la borsa a nuovo record e lo spread Btp Bund sotto gli 80 punti base per la prima volta dal 2008, sembrerebbe già finito effetto negativo dei dazi sulla economia italiana.
Scende , infatti, per la prima volta dal settembre 2008 lo spread tra Btp e Bund decennali tedeschi, portandosi a 79,9 punti.In calo di 1,5 punti il rendimento annuo italiano al 3,49% e i rialzo di 0,3 punti quello tedesco al 2,69%. Un risultato che sta ripetendosi da ormai due nn è che ha portato i mercati finanziari ad aumentare la fiducia verso il nostro paese, che ormai da molto viene ritenuto più sicuro della Francia, cosa che fino a qualche anno fa pareva pura fantascienza solo a pensarlo. Senza contare che ai dati finanziari e a quella sulla occupazione , stabilmente ormai a livelli record da decenni si unisce anche l ottimo dato sull’export extra Ue riferito a giugno 2025 ,che registra un robusto + 6% Si tratta di dati questi che non possono che essere accolti con grande soddisfazione da parte della maggioranza.
“Gli ultimi dati sul commercio con l’estero e il rendimento del debito pubblico ci dicono che, nonostante le turbolenze dell’economia globale, l’Italia risulta oggi molto attrattiva per i consumatori e gli investitori stranieri: è un ‘porto sicuro’, affidabile e resiliente, grazie a un dinamismo di fondo che il governo Meloni sta valorizzando al meglio”. dichiara Marco Osnato – presidente della Commissione Finanze della Camera e responsabile economico di Fratelli d’Italia.
“Si tratta di numeri congiunturali, che non possono farci abbassare la guardia ma confermano una tendenza precisa: l’Italia non è più la ‘cenerentola d’Europa’, come l’aveva ridotta chi era abituato a sprechi e sussidi”, aggiunge l’esponente di FdI. “Cittadini, imprese e risparmiatori stranieri si fidano del ‘made in Italy’, nei mercati di beni e servizi come in quello dei titoli sovrani. Siamo con orgoglio una Nazione aperta e produttiva, che ispira fiducia anche grazie alla stabilità politica e alla gestione responsabile delle sue finanze. E il centrodestra unito ha tutta la determinazione per andare avanti”, ha concluso Osnato.
A questi dati estremamente positivi bisogna aggiungere il decisivo deprezzamento dell euro sul dollaro, che comporta un grande risparmio per il nostro paese. Secondo alcuni studi si stima che il solo effetto del cambio comporti un risparmio superiore a 1,5 miliardi di euro annui sull’approvvigionamento energetico dagli USA. A ciò si aggiunge il minor costo dei semiconduttori americani, fondamentali per i comparti italiani dell’automotive, dell’industria biomedicale e della domotica.
Ecco allora che le dichiarazioni prudenti della premier Meloni, all indomani dell’accordo sui dazi, assumono una loro giustificazioni analizzando questi semplici dati economici.
In Italia, al momento, infatti, l’economia spinge e mostra segni di vitalità. ”Nel 2024 l’Italia ha registrato un record storico in Europa per gli investimenti esteri greenfield, con 35 miliardi di euro: più di Germania e Francia, confermandosi così come il Paese più attrattivo in questo momento”, ha fatto sapere ieri il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, durante la riunione del Comitato Interministeriale per l’Attrazione degli Investimenti Esteri (Caie). “Siamo considerati in questo momento come i più affidabili, sia per la solidità del governo sia per la resilienza del nostro sistema produttivo”. Un dato, questo, frutto ”dell’affidabilità del governo, che agli occhi degli investitori internazionalidimostra stabilità, continuità e capacità di azione”, ha aggiunto Urso, citando l’ultimo report del Fondo Monetario Internazionale e la discesa dello spread tra titoli italiani e tedeschi. Ma anche un risultato che viene dalle riforme messe in campo ”come il decreto sugli asset strategici, l’istituzione dello Sportello Italia per l’attrazione degli investimenti e la Zes unica”, ha evidenziato il ministro.
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